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Nei giorni scorsi, una cittadina di Carfizzi, Mariannina Leonetti, ha voluto pubblicare una lettera rivolta ai concittadini su una vicenda che l'ha coinvolta in maniera diretta. Non ho problemi a far conoscere il contenuto anche a chi non risiede a Carfizzi, e riporto il testo integrale.
Ricordo che, in questo "articolo", come in tutti gli altri, chiunque, previa iscrizione (quindi identificandosi ed inserendo un'email valida), puoi inserire direttamente, un commento personale.
La lettera:
Lettera aperta ai Cittadini di Carfizzi
e p.c. al Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Pallagorio
e p.c. Ufficio Scolastico Regionale per la Regione Calabria
Chiedo la cortese attenzione dei cittadini di Carfizzi come persona che abita e lavora in questo paese e che quindi può esprimere le sue considerazioni al di là della qualifica e del ruolo che svolge.
I fatti prima di tutto, come sempre.
Lunedì 1 ottobre l’assessore alla cultura del Comune di Carfizzi, Basta Fortunata, porta l’invito a scuola per la manifestazione organizzata il 4 ottobre alle ore 17.00 in onore dello scrittore Carmine Abate. Io ne prendo visione il pomeriggio dello stesso giorno. La manifestazione si terrà dopo l’orario scolastico e il poco tempo a disposizione prima dell’evento non consente di organizzare attività articolate. Ne parlo con i bambini che si mostrano subito entusiasti all’idea di partecipare, dando un loro contributo, alla festa in onore dello scrittore di cui hanno sentito parlare a scuola e a casa.
Non è difficile, grazie alle attività già svolte, organizzare l’incontro con lo scrittore a cui i bambini offriranno fiori di carta con su scritti i loro pensieri. Il tutto sarebbe durato non più di dieci minuti.
Ne parlo con i genitori degli alunni che danno subito la loro collaborazione assicurando di accompagnare i bambini alla manifestazione.
Mercoledì 3 ottobre contatto telefonicamente l’assessore Basta Fortunata chiedendole di inserire nel quadro della manifestazione i bambini della scuola. L’assessore Basta risponde di non essere informata su come si svolgerà la manifestazione e che potrà darmi delucidazioni solo dopo aver parlato con il Sindaco. Al successivo colloquio telefonico l’assessore Basta mi riferisce che il Sindaco non intende far partecipare attivamente i bambini in quanto la scaletta della manifestazione era stata già predisposta e non c’era spazio per altro.
La sera di mercoledì, all’incontro già programmato con i genitori, riferisco questi fatti e, dopo un comprensibile momento di incredulità e disappunto, insieme si decide di lasciar cadere l’iniziativa.
Stando così le cose risulta incomprensibile e del tutto superfluo il successivo comportamento del Sindaco che coinvolge la dirigenza della scuola e addirittura l’Ufficio Scolastico Regionale, per mandare un messaggio già chiaro: la scuola può essere solo spettatrice dell’evento.
Non è chiaro quanto ed in che modo le autorità scolastiche siano state sollecitate ad intervenire in questa vicenda, è comunque abnorme e fuori dal mondo che si impedisca a bambini delle scuole di partecipare attivamente ad una manifestazione culturale, vanificando così il loro impegno e il lavoro svolto con le insegnanti.
Ho ritenuto opportuno dover fare queste considerazioni pubblicamente perché quanto accaduto è a dir poco inusuale e molto grave.
Certo sono consapevole che questo fatto può sembrare poco importante in questo nostro paese dove la maggior parte delle persone vive il dramma della mancanza di lavoro.
Nonostante ciò è impensabile che passi sotto silenzio un episodio del genere che tocca la libertà degli individui e la libera espressione degli adulti e addirittura dei bambini.
Per quanto mi riguarda non posso che concludere con l’amara considerazione che il nobile intento della norma sociale “prima le donne e i bambini” a Carfizzi purtroppo, da qualche tempo, ha assunto un nuovo significato: prima attaccare le donne e poi i bambini.
Carfizzi, 8 ottobre 2012
Leonetti Mariannina
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