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Da il cirotano.it del 20/09/2012
La risposta data dal sindaco “non è assolutamente esaustiva dei quesiti posti”.
Lo scrivono i quattro consiglieri comunale d’opposizione, Andrea Amodeo, Antonio Amato, Mariannina Leonetti e Caterina Tascione, in una lettera indirizzata al primo cittadino Carmine Maio; la missiva, si riferisce alla risposta data, da Maio, alla loro interrogazione datata 21 agosto 2012. Secondo il gruppo di minoranza “le precisazioni fatte sulla fonte del finanziamento non chiariscono i dubbi insorti dalla lettura degli atti da cui emergono molte contraddizioni, si parla sia di “confinanziamento per un ammontare di € 400.000,00” sia di “mutuo formalmente contratto dal Comune di Carfizzi con la Cassa DD.PP.”. “Rispetto a quanto richiesto al primo punto dell’interrogazione, prosegue lo scritto, ovvero se esiste una valutazione tecnica di congruità del costo del fabbricato e dell’area antistante da acquistare ed il relativo costo, la risposta data è talmente banale da apparire lapalissiana”; i consiglieri insistono “ad avere una risposta adeguata alla suddetta domanda”, così come richiedono una risposta al secondo quesito “A quanto ammonta il costo complessivo di ogni singolo parcheggio”. In ordine al terzo punto, “Le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale a costruire i parcheggi in un paese come Carfizzi, che apparentemente di tutto ha bisogno tranne che di un’area adibita a parcheggi”, a giudizio degli interroganti “quanto sostenuto dal sindaco nella sua risposta appare completamente privo di ogni rispondenza alla realtà locale. È sotto gli occhi di tutti la desertificazione del paese che non risparmia alcuna zona ne tanto meno via Roma. Un deserto che si protrae per 11 mesi all’anno. Le occasioni in cui il paese si rivitalizza, continuano, sono quelle del mercato settimanale ed il rientro degli emigrati per le ferie estive, occasioni queste che non giustificano una spesa urgente per la realizzazione di n. 9 parcheggi comunque insufficienti a risolvere eventuali problemi di intralcio del traffico, conseguenza di una mancata organizzazione urbana, a cui si potrebbe rimediare con lo spostamento del mercato settimanale solo sulla Via Immacolata e con la previsione del senso unico di marcia su via Roma per il periodo estivo” (problema che nel piccolo centro arbereshe sussiste da decenni ed ancora irrisolto ndc). Per Amodeo, Amato, Leonetti e Tascione “se per complesso progetto di riqualificazione urbana che consentirà di ‘offrire alla comunità la fruibilità di un invaso spaziale di circa 400 mq, migliorando la complessiva qualità della vita dei cittadini di Carfizzi’ si intende la realizzazione di un blocco di cemento armato su cui sosterranno tuttalpiù n. 9 autovetture e le cui porte si apriranno proprio davanti alla scuola, risulta molto difficile comprendere come ciò possa migliorare la complessiva qualità della vita dei cittadini ed in particolare dei bambini”. In riferimento alla non partecipazione ai consigli comunali, i quattro rappresentanti del gruppo ‘Hora’ scrivono che è dovuto ad un “diffuso e ripetuto atteggiamento di sistematica aggressione verbale verso la componente femminile”. “L’aver presentato una interrogazione con risposta scritta, è riportato nel documento, è una modalità assolutamente legittima di esercitare il proprio ruolo di di consigliere comunale” ed aggiungono, che la “minoranza non ha alcuna pretesa di voler governare” e rispettosa delle regole. Altro argomento di contestazione sono la mancata realizzazione di alcune opere annunciate e non ancora realizzate e citano la ristrutturazione della chiesa madre, la risoluzione del problema delle uve 2010, l’apertura di un nuovo centro di accoglienza, il passaggio degli ex LPU dalla categoria A alla B. “Infine – concludono – per sgomberare il campo da false rappresentazioni della realtà, ricordiamo di non aver mai, nel corso di questi tre anni, affisso un solo manifesto contro l’operato dell’amministrazione e non perchè non ce ne fosse bisogno: abbiamo assistito allo smantellamento di tutto quello che a Carfizzi era stato creato, aspettando una fase diversa. Criticare e distruggere è facile, ma quando arriva il momento di costruire, allora è un’altra storia. Ed è qui che si rivela quello che si è e quello che si vuole fare”.
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