I  N  D  I  C  E
29 settembre Hi-Fi Nel cuore, nell'anima
7 e 40 Ho un anno di più Nel sole, nel vento, nel sorriso..
A portata di mano I giardini di Marzo Nessun dolore
Abbracciala abbracciali abbracciati I ritorni No dottore
Acqua azzurra acqua chiara I sacchi della posta Non è Francesca
Al cinema Il diluvio Non sei più solo
Alcune noncuranze Il doppio gioco Orgoglio e dignità
Allontanando Il leone e la gallina Pensieri e parole
Almeno l'inizio Il mio canto libero Per alri motivi
Amarsi un po’ Il monolocale Per nome
Ami ancora Elisa Il nostro caro angelo Per una lira
Amore mio di provincia Il salame Perché no
Anche per te Il tempo di morire Perché non sei una mela
Ancora tu Il veliero Però il rinoceronte
Anima latina Il vento Potrebbe essere sera
Anna Innocenti evasioni Prendi fra le mani la testa
Anonimo Insieme a te sto bene Prendila così
Arrivederci a questa sera Io gli ho detto no Prigioniero del mondo
Aver paura di innamorarsi troppo Io ti venderei Questione di cellule
Balla Linda Io vivrò (senza te) Questo amore
Campati in aria Io vorrei..non vorrei..ma se vuoi Questo folle sentimento
Che vita ha fatto La bellezza riunita Questo inferno rosa
Comunque bella La canzone del sole Registrazione
Con il nastro rosa La canzone della terra Respirando
Confusione La collina dei ciliegi Rilassati e ascolta
Cosa farà di nuovo La compagnia Scrivi il tuo nome
Cosa succederà alla ragazza La luce dell'est Se la mia pelle vuoi
Così gli dei sarebbero La metro eccetera Separazione naturale
Dalle prime battute La mia canzone per Maria Si viaggiare
Dieci ragazze La moda nel respiro Slow motion
Dio mio no La nuova America Sognando e risognando
Dolce di giorno La sposa occidentale Sole giallo, sole nero
Don Giovanni La tua felicità Soli
Donna selvaggia donna La voce del viso Specchi opposti
Dove arriva quel cespuglio L'apparenza Stanze come questa
Due mondi L'aquila Straniero
E già Le alettanti promesse Supermarket
E penso a te Le cose che pensano Timida molto audace
Ecco i negozi Le tre verità Tu non ti pungi più
Elena no L'interprete di un film Tubinga
Emozioni Lo scenario Tutte le pompe
Eppur mi son scordato di te Luci-ah Un uomo che ti ama
Equivoci amici Luisa Rossi Una
Era Ma è un canto brasileiro Una donna per amico
Estetica Macchina del tempo Una giornata uggiosa
Fatti un pianto Madre pennuta Una montagna
Fiori rosa fiori di pesco Maledetto gatto Una vita viva
Gelosa cara Mi riposa Un'avventura
Gente per bene gente per male Mi ritorni in mente Uno in più
Gli uomini celesti Mistero Vento nel vento
Hegel Neanche un minuto di non amore Windsurf windsurf
NEL CUORE, NELL'ANIMA Un bambino conoscerai non ridere non ridere di lui aah... Nel mio cuor nell'anima c'è un prato verde che mai nessuno ha mai calpestato, nessuno, se tu vorrai - yeahh conoscerlo - se tu vorrai conoscerlo cammina piano perchè - cammina piano perchè nel mio silenzio anche un sorriso può fare un rumore. (paaaa.. paaa..) - non parlare (paaaa.. paaa..) - non parlare (paaaa.. paaa..) - non parlare (paaaa.. paaa..) - non parlare (paaaa.. paaa..) - non parlare... Nel mio cuor, nell'anima tra fili d'erba vedrai ombre lontane di gente sola che per un attimo - attimo è stata qui e che ora amo perchè - amo perchè se n'è andata via per lasciare un posto a te per lasciare un posto a te Per lasciare un posto a te. Nel mio cuor, nell'anima tra fili d'erba vedrai...
NEL SOLE, NEL VENTO, NEL SORRISO, NEL PIANTO Mio padre disse "Ragazzo mio, se vuoi andare, addio" Mia madre disse "Bambino mio, ti guiderà Iddio" La solitudine si paga in lacrime e l'ho pagata anch'io ma se ho vissuto un po' se sono un uomo ormai lo devo a lei la donna che è insieme a me Perchè lei è vicino a me nel sole,nel vento, nel sorriso e nel pianto lei è vicino a me con tutto il suo cuore con tutto il suo amore in ogni istante, in ogni momento oh... Io sono un uomo ormai non piango quasi mai e tutto questo lo devo a lei lo devo a lei perchè lei è vicino a me nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto lei è vicino a me con tutto il suo cuore con tutto il suo amore... (ripetere)
NESSUN DOLORE Tu mi sembri un pò stupita perché rimango qui indifferente come se tu non avessi parlato quasi come se tu non avessi detto niente ti sei innamorata cosa c'è cosa c'è che non va io dovrei perciò soffrire d'adesso per ragioni ovvie d'orgoglio e di sesso e invece niente no non sento niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore Quand'eri indecisa combattuta tra l'abbracciare me o la vita ti ricordi i miei silenzi pesanti che tu credevi gelosia per inesistenti amanti allora già intuivo che c'era qualcosa che mi sfuggiva quella fragile eterea coerenza di bambina senza troppa pazienza non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore Il vetro non è rotto dal sasso ma dal braccio esperto di un ingenuo gradasso l'applauso per sentirsi importante senza domandarsi per quale gente tutte le occhiate maliziose che davi era semi sparsi al vento qualcosa che perdevi e m'inaridivi e m'inaridivi e m'inaridivi non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore
NO DOTTORE No dottore, per favore, non è urgente, non è niente. Per un attimo la mente mi si è accesa e qualcosa si bruciò. Il mio nome? Il cognome? L'indirizzo? Dica il prezzo. Stia tranquillo non son pazzo. Questa cosa è ormai chiusa e ripetersi non può. Oh no! No dottore, no dottore! Quel che dice non mi piace L'ho lasciata che dormiva respirava era viva come me! Posso chiamare un taxi è tardi e devo tornare a casa mia. È già sera e quando è sera lei mi vuole accanto a sé. È un'abitudine la nostra quasi una malattia.. Stare insieme, sempre insieme sa com'è. No dottore! Non è vero! Son rinchiuso? Io rinchiuso? Ma è un abuso! Lei è un pazzo! Lei è un pazzo, un pazzo è! No dottore, per favore! No dottore, per favore!
NON È FRANCESCA Ti stai sbagliando chi hai visto non è non è Francesca Lei è sempre a casa che aspetta me non è Francesca Se c'era un uomo poi no, non può essere lei Francesca non ha mai chiesto di più chi sta sbagliando son certo sei tu Francesca non ha mai chiesto di più perchè..lei vive per me Come quell'altra è bionda però non è Francesca era vestita di rosso lo so ma non è Francesca se era abbracciata poi no, non può essere lei Francesca non ha mai chiesto di più chi sta sbagliando son certo sei tu Francesca non ha mai chiesto di più perchè..lei vive per me
NON SEI PIÙ SOLO E' giorno e il sole non si vede ancora La nebbia durerà per qualche ora Il faro continua a lampeggiare E la sirena del porto ad ululare Tu sei seduto tutto imbacuccato E intanto l'acqua guardi corrucciato Tu ci hai provato sì tu ci hai provato Ma la tua strada non hai trovato Certo ti senti solo Certo ti senti solo Non ce l'hai fatta più giù in città Hai preso la tua auto e sei venuto qua A dialogare con l'immensità A raccontar la tua infelicità Forse un po' di sollievo ti darà E una speranza tenue si accenderà Forse non sei più solo Forse non sei più solo La mente va la mente vola L'uomo si affida a chi lo consola Ti prego no pensaci su La vita non finisce se ti senti giù Fra poco la nebbia si alzerà E il mare grande allora ti dirà qual è La tua vera dimensione E la tua giusta velocità Adesso non sei più solo Vedi non sei più solo.
ORGOGLIO E DIGNITÀ Senza te, senza più radici ormai, tanti giorni in tasca tutti lì da spendere! Perché allegria più non c'è! Forse è un poco di paura che precede l'avventura! Eppure io ero stanco e apatico, non c'era soluzione, ma sì che ho fatto bene. Ma perché adesso senza te mi sento come un sacco vuoto, come un coso abbandonato? No! Orgoglio e dignità! Lontano dal telefono, se no si sa! Eh, no! Un po' di serietà, aspetta almeno un attimo! Senza te, leggero senza vincoli, sospeso in mezzo all'aria come un elicottero. Perché nell'aria più non c'è quel mistero affascinante che eccitava la mia mente? No! Orgoglio e dignità! Lontano dal telefono, se no si sa! Eh, no! Un po' di serietà, aspetta almeno un attimo!
PENSIERI E PAROLE Che ne sai di un bambino che rubava e soltanto nel buio giocava e del sole che trafigge i solai che ne sai e di un mondo tutto chiuso in una via e di un cinema di periferia che ne sai della nostra ferrovia che ne sai Conosci me la mia lealtà tu sai che oggi morirei per onestà Conosci me il nome mio tu sola sai se è vero o no che credo in Dio Che ne sai tu di un campo di grano poesia di un amore profano la paura di esser preso per mano che ne sai L'amore mio che ne sai di un ragazzo perbene è roccia ormai che mostrava tutte quante le sue pene e sfida il tempo la mia sincerità per rubare la sua verginità e sfida il tempo e tu lo sai sì, tu lo sai (che ne sai) Davanti a me c'è un'altra vita la nostra è già finita e nuove notti e nuovi giorni cara vai o torni con me Davanti a te ci sono io dammi forza o mio Dio o un altro uomo chiedo adesso perdono e nuove notti (e nuove notti) e nuovi giorni (e nuovi giorni) cara - non odiarmi se puoi Conosci me che ne sai di un viaggio in Inghilterra quel che direi che ne sai di un amore israelita perchè negli altri (di due occhi sbarrati che mi han detto bugiardo è finita) ritrovassi gli occhi miei Che ne sai di un ragazzo che ti amava che parlava e niente sapeva eppur quel che diceva chissà perchè chissà sì tu lo sai (adesso è verità) Davanti a me c'è un'altra vita la nostra è già finita e nuove notti e nuovi giorni cara vai o torni con me Davanti a te ci sono io dammi forza o mio Dio o un altro uomo chiedo adesso perdono e nuove notti (e nuove notti) e nuovi giorni (e nuovi giorni) cara - non odiarmi se puoi
PER ALTRI MOTIVI Ah! questa poi sento di star per vivere e nello stesso momento tremila riluttanti col lunghissimo mento e i denti scricchiolanti avidamente tremila debuttanti sfondano contemporaneamente le quattro pareti nemmeno tanto ingenuamente perché non c'erano segnali di divieti. Ah! questa poi sento di star per vivere e i villini camminano dopo i pranzi con l'inquilino in bocca stuzzicante anzi tutte le belle pancione dovrebbero fregiarsi di un balcone. Ah! come sono triste mi mangerei oltre il pasto le liste dei vini se fossero di sfoglie coi croccantini al posto delle scritte. Avrei una voglia, un taglietto d'affetto. Cosa sento ma niente. Un affetto non si prova s'indossa direttamente. Ah! come siamo vivi come tutto accade per tutt'altri motivi. Mettiti nei tuoi panni dove sei più aleatoria. Siamo nella preistoria ecco una frase che durerà. Sapessi tu come me ne ricordi un'altra della quale non ho alcun ricordo perché non avemmo motivi nemmeno di disaccordo anzi come i lati di un triangolo isoscele non avemmo motivo di conoscerci. Ma sento un tepore carnale che cresce sarà un saldatore che al naso mi unisce. Ah! come sono vivace come uno che tace e ci si domanda chi ha fiatato ed ognuno si voltò dall'altro lato credendo di aver pronunciato lui stesso quella frase chi ha parlato è l'autista che pronuncia il discorso più lungo che esista. Al ritorno la strada restò sola e le corsie incontrandosi non dissero nemmeno una parola. Ah! questa poi sto per vivere di fresco e me ne esco uno da una parte uno dall'altra la Commedia dell'Arte. Ah! come sono vivace come uno che tace.
PER NOME Ha un nome molto bello che se me lo ricordo lo chiamo quel bel nome. E lei starà non in qualche foresta ma in qualche bestiola che colta sul fatto si volterà di scatto mostrando i suoi tre quarti stupefatti e gli inzuppati come dolci nel latte bianchi degli occhi con il tocco sopra d'amarena. Per nome ma non tanto per davvero starà leggendo un libro nel pensiero e infilerà un segnale nel sospeso. Ha un nome molto bello, molto illeso che se me lo ricordo si apre un fico golosamente arreso se lo dico. E lei starà misurando con calme sequenze di palmi su sé quanto dista la gola fatalista da tutta la tastiera del costato. Avrà accordato il respiro con l'arco della dorsale e sembra l'obiettivo del suo cruciale sbarco. Per nome quell'alone protettivo che la dimenticanza ha rinforzato la punta della lingua m'ha aggredito. Ha un nome molto bello, smemorato. Starà guardando molto da vicino qualcosa che da qui non l'indovino. E lei starà.
PER UNA LIRA Per una lira io vendo tutti i sogni miei per una lira ci metto sopra pure lei E' un affare sai basta ricordare di non amare di non amare. Amico caro se c'è qualcosa che non va se ho chiesto troppo tu dammi pure la metà è un affare sai basta ricordare di non amare di non amare. Per una lira io vendo tutto ciò che ho per una lira io so che lei non dice no ma se penso che tu sei un buon amico non te lo dico meglio per te.
PERCHÉ NO In un grande magazzino una volta al mese Spingere un carrello pieno sotto braccio a te e parlar di surgelati rincarati far la coda mentre sento che ti appoggi a me Prepararsi alla partenza con gli sci e scarponi Esser svegliati presto prima delle sei E fermarsi in trattoria per un panino e restar due giorni a letto e non andar più via Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto! Comperar la terra i semi e qualche grande vaso coltivare un orto sul balcone insieme a te Chi rubò la mia insalata? Chi l'ha mangiata? E rincorrerti sapendo quel che vuoi da me Chiedere gli opuscoli turistici della mia città e con te passare il giorno a visitar musei Monumenti e chiese parlando inglese e tornare a casa a piedi dandoti del lei. Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto! Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Ah ah aha Non lo so però ci sto però ci sto! (Chiederti all'improvviso quanti soldi vuoi. Poi trattar sul prezzo e infine darti la metà e strapparti il reggiseno, come in preda al vino, e poi alzarsi e freddamente dire, non mi va. Una barca sopra il lago, io che remo piano, il silenzio sorridente, l'ombrellino e tu, salta un pesce, giusto un guizzo, e tu per vezzo guardi assente verso riva e non mi guardi più)
PERCHÉ NON SEI UNA MELA Perché non sei una mela con la buccia tutta lucida e croccante? Io ti vorrei una mela, vera, semplice, spontanea, rilassante. E non un orologio dal meccanismo sofisticato, complicato, incomprensibile. Non generale, tattico, romantico crudele né schiava umile né santa con candele. Io ti vorrei una mela, bella liscia senza spine luccicante. Perché non sei una mela naturalmente forte viva, indipendente? Non una mosca che si avvicina e quando fai per prenderla s'allontana. Non una formula chimica eccitante di gelosia più frasi come "non Perché non sei una sfera, rotondamente logica affascinante? Perché non sei una sfera, dove guardare il mio futuro sorridente? Certo sospetti un imbroglio! Perciò non sei come voglio! Che sia così forse meglio? E chi lo sa? Chi lo sa? Comunque io ti vorrei una mela…
PERÒ IL RINOCERONTE Se non si cuoce a fuoco lento rimane cruda dentro. Al quando bolle piace sentirsi al centro dei carciofi tenerelli. Cosa sa, cosa sa che gli animali sono esseri scorrevoli; però il rinoceronte ha il freno a mano, l'amore è un gesto pazzo come rompere una noce con il mento sopra il cuore, e si dovrebbe vivere lontani per essere creduti se si dice: Qui è nato un disinganno mai allevato e grosso come un bue, mangiando poco, e si dovrebbe vivere lontani e dire: ho visto qual è il colmo di me stessa, sfilandomi un maglione sulla testa, per ora si interessa all'infusione, che dona brillantezza ai suoi capelli e la parola chiave è rosmarino. Il gusto si fa estivo a mezze maniche, esaminando la Venere di Milo, i riti i riti, ma che riti d'Egitto, tutto e` fidanzamento la colazione in tazza, il pranzo, poi la cena e gli intermezzi, basta non le si dica "Indovina chi sono" e non te l'aspettavi ecco cose così tra gentil e tristi cose di burro in forma di conchiglia. Sono io quella ragazza dice puntando il dito come viene viene, in uno sprazzo acrilico a colori mimetici soltanto di se stessi, e di un papero, a sbuffo accidentale, contro un mazzo una messe di cielo, o rosso mormorio di un acquitrino, sono io quella ragazza, infatti è lei. Per lei un sovrano avrebbe rinunciato a nascere, e un cammello si è lanciato in una cruna d'ago, smascherando l'acrobata di sabbia in sé sopito. Sono io quella ragazza dice, il giorno prima come il giorno dopo, e il giorno in mezzo me lo metto al dito, così sarà un anello e non un peso. E per lei, qualche atleta contenzioso si è battuto, smantellato da solo, crollando coi talenti e i gusti intatti. Sono io quella ragazza, infatti è lei.
POTREBBE ESSERE SERA Potrebbe essere sera, potrebbe essere una sera alabastrina, con le sue venature ed una serpentina fessura per passare dalla sera alla notte con la nostra piccina. Viola il colore della sera, l'ora nella quale tutto resta non tanto com'era, ma come sarà. Rinviate le schegge, s'infrangono come vetrate le saracinesche, come se non dovessero riprendersi più, risalire, riaprire un domani. E i viali vanno avanti in due filari, per pura educazione, così per cortesia non finisce la via, pur avendo diverse ragioni per fermarsi: cercare gli aggettivi catarifrangenti infranti e lucenti. Ma con l'educazione e con la cortesia, c'è da fare attenzione tra i viali e sulla via nell'ora in cui si avvera soltanto il colorito della sera. Viola paonazza, la ragazza è sola con suo grande sollievo per godere con me, si permette un coda, roteata all'intorno, se la mette, la leva: potrebbe essere sera. Le foglie fanno i compiti sui rami: i bilanci, i conti, la lettura con occhi castani, potrebbe essere sera. E tu potresti ridendo dire "Non ho spiccioli, resti d'inverno, né di primavere, davvero non ne ho, e non posso cambiare, scusate, né l'autunno, né l'estate." Viola, paonazza la ragazza è sola, passa e ripassa la linguetta rosa sopra il quesito del suo labbro squisito. E come resiste, ma come resiste al lamento ottimista di una felicità; si permette un rifiuto con il mento levato, più bellina più altera potrebbe essere sera. Come chi in giorno dicesse una frase così, giorno dopo giorno, un rumore così, a dissolvere a smorire un frase così "Non è così com'è, non è com'era" Tu cedi all'insistenza dolce e viola, seguendo la pendenza della sera.
PRENDI FRA LE MANI LA TESTA Due scarpe tu ce l'hai, due scarpe tu ce l'hai, puoi andare dove vuoi, puoi fare ciò che vuoi, perché tu non lo fai? Perché non te ne vai, perché? Un cuore tu ce l'hai, un cuore tu ce l'hai, ma pensi troppo ormai, non sai più quel che fai. non sai più dove vai e tutto gira intorno a te. Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà Dura poche ore la festa dopo finirà. Due scarpe tu ce l'hai, due scarpe tu ce l'hai, puoi andare dove vuoi, puoi fare quel che vuoi, perché tu non lo fai? Perché non te ne vai, perché? Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà Dura poche ore la festa dopo finirà.
PRENDILA COSÌ Prendila così non possiamo farne un dramma conoscevi già hai detto i problemi mie di donna certo che lo so certo che lo so non ti preoccupare tanto avrò da lavorare forse è tardi e rincasare vuoi. No che non vorrei io sto bene in questo posto no che non vorrei questa sera è ancora presto Ma che sciocca sei ma che sciocca sei a parlar di rughe a parlar di vecchie streghe meno bella certo non sarai E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città e tu sai che io potrei purtroppo non esser più solo cerca di evitale tutti i posti che frequento e che conosci anche tu nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più Lasciami giù qui è la solita prudenza loro senza me mi hai detto è un problema di coscienza certo che lo so certo che lo so non ti preoccupare tanto avrò da lavorare ora è tardi e rincasare vuoi No che non vorrei io sto bene in questo posto no che non vorrei dopo corro e faccio presto... ...meno bella certo non sarai. E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città e tu sai che io potrei purtroppo anzi spero non esser più solo cerca di evitale tutti i posti che frequento e che conosci anche tu nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più.
PRIGIONIERO DEL MONDO Aver nelle scarpe la voglia di andare avere negli occhi la voglia di guardare e invece restare prigionieri del mondo che ci lascia soltanto sognare solo sognare No, se non ci fossi tu io me ne andrei ey, ey, ey, ey, ey No, se non ci fossi tu io non sarei prigioniero del mondo. Avere nel cuore una voglia d'amare avere nella gola una voglia di gridare e chiudersi dentro prigioniero del mondo che ci lascia soltanto sognare solo sognare No, se non ci fossi tu io me ne andrei ey, ey, ey, ey, ey No, se non ci fossi tu io partirei Non sarei prigioniero di nessuno e di niente io sarei fra la gente un uomo che fa quel che sente No, se non ci fossi tu io non sarei prigioniero del mondo.
QUESTIONE DI CELLULE Probabilmente il mio papà insieme a mia mamma chi lo sa desideravano non me ma un altro bambino Un arrivato un costruttore un presidente da onorare un uomo comunque da invidiare un altro bambino Eh no e no non è questione di cellule ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada Sicuramente anche lei anche se non l'ha detto mai desiderava meno guai un altro uomo Un uomo tranquillo su cui contare che si lasciasse un po' guidare un po' più facile da capire un altro uomo Eh no e no non è questione di cellule ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada E certamente c'è qualcuno o forse molti o nessuno che fa programmi su di me per il futuro Un altro discorso inaugurale o un importante funerale che possa razionalizzare il mio futuro Eh no e no non è questione di cellule ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada molto in alto che nella strada
QUESTO AMORE Troppe volte non va, entusiasmi diversi. Ma purtroppo si sa non è poi così facile amarsi. A me piace lo sport, una vita più dura. A te piace legger molto e sentirti più sicura. Molto spesso non è un sottile egoismo, molte volte si tratta, di pazienza di vero eroismo. La tua vita con me è una lunga lezione. Ti capisco se mi odi canticchiando una canzone. Ah, questo amore, ma che strano sapore. Sa di pianto sa di sale. Non mi piace però farne a meno non so. Questo immenso amore. Grandi spazi però poco sole. Forse senza un comune ideale, eppure sento che c'è qualche cosa che va MA perché come mai, hai cambiato d'umore? Non rispondi perché? Se ti ho offeso l'ho fatto senza volere. Tu sorridi però è per farmi un favore. Resta il fatto che rimane in fondo un grande dispiacere.
QUESTO FOLLE SENTIMENTO Che cosa c'è negli occhi tuoi negli occhi miei che cosa c'è. Io lo conosco questo momento la voce del vento cresce dentro di me. La musica suona io non la sento la gente balla io non la vedo. La luce è rossa la luce è gialla diventi bella sempre di più sempre di più sempre di più sempre di più sempre.. Quando ti ho visto già lo sapevo cosa accadeva io già lo sapevo. A cosa serviva cercar di fuggire tanto valeva lasciarsi cadere. E adesso son qui pazzo di te desidero te e nient'altro che te. La luce è rossa la luce è gialla diventi bella sempre di più sempre di più sempre di più sempre di più sempre.. Ah l'amore questo folle sentimento che ah l'amore più lo fuggo e più ritorna da me e stavolta ha il tuo volto perchè io mi sto innamorando di te di te
QUESTO INFERNO ROSA Non ferirmi, non farlo mai più. I baci tranquillizzanti mi buttano giù. Tu vuoi mostrare a tutti l'amore che c'è fra noi, una medaglia al valore che da sola tu dai. Adesso che hai una casa un uomo e una reputazione, padrona, padrona anche del tuo padrone. vorresti che ti seguissi nel goder con distinzione di tutti i frutti della vita quasi quasi compresi quelli colti da altre dita No non sei più tu e la memoria impertinente mi riporta là a una ragazza tra la gente smagliante di libertà. Le parolacce le risate le corse e poi tu mia se fossi un altro uomo direi: poesia. E quando con un salto tu sei piombata tra le braccia mie ti sei spogliata senza trovar né scuse né bugie e quando per scherzo dissi "Quanto vuoi?" Mi rispondesti seria "L'amor che puoi!". La disinvoltura che adesso tu hai ha come radici gli spiccioli miei. Le mura di un castello hai alzato intorno a noi e olio bollente sugli altri getti ormai scegliendo i nostri amici un computer diventi per l'occasione e chi hai scordato per te è un barbone mi offri la tua fedeltà su un piatto decorato di mille attenzioni come dire "hai comprato e ora godi le tue prigioni!" E vola la mia mente a qualche anno fa a una esplosione dirompete di vitalità a quando per punire quel moralista dell'ultimo piano tu improvvisamente gli mostrasti il seno! E quando ancor piangendo per l'emozione tu cantando Fratelli d'Italia gridasti non ti lascio più e la violenza con la quale mi abbracciasti un giorno, un giorno quando non conoscevo questo rosa inferno
REGISTRAZIONE Questo è il momento più eccitante della creazione I musicisti sono pronti i microfoni in posizione Una voce il nastro gira una luce registrazione Stai per entrare in un altro mondo Presa diretta con quello che hai dentro Fra poco si vedrà che cosa sai fare Il tuo talento le tue qualità (ripetere gli stessi accordi dall'inizio) La musica come l'amore è un divertimento Quando si complica invece diventa un tormento Ed al piacere allora subentra la noia davvero la noia Si allaccia la fatica del tuo ruolo Da tanto in alto ch'eri ti senti al suolo Senza intellettualismi dagli sfogo Al tuo talento e alle tue qualità Chissà se è rock o no Chissà se è rock o no Chissà se è rock o no (ripetere gli stessi accordi dell'inizio) Ho sempre amato Jagger e gli Stones I Beatles un po' meno insieme ai Beach Boys Forse perché hanno il nome che comincia per b Da Paul Mc Cartney ho imparato a cantare Da Ray Charles ad emozionare Da Dylan a dire quello che mi pare E dal poeta ad alleviar l'umanità Chissà se è rock o no Chissà se è rock o no Chissà se è rock o no Ti ti ti di di ti…
RESPIRANDO Respirando la polvere dell'auto che ti porta via, mi domando perché più ti allontani e più mi sento mia. Respirando il primo dei ricordi che veloce appare sto fumando mentre entri nel cervello e mi raggiungi il cuore. Proprio in fondo al cuore, senza pudore per cancellare anche il più antico amore. Respirandoti, io corro sulla strada senza più frenare, respirandoti, sorpasso sulla destra e vedo un gran bagliore Lontano una sirena e poi nessun rumore. Lasciarti è fra i dolori quel che fa più male. Fra tanta gente nera una cosa bella tu al funerale. Respirando, pensieri un po' nascosti mentre prendi il sole ti stai accorgendo, "che un uomo vale un altro" sempre no non vale. Respirando più forte ti avvicini al mare. Stai piangendo. Ti entro nel cervello e ti raggiungo il cuore. Proprio in fondo al cuore senza pudore per cancellare anche il più nuovo amore. Respirandomi, ti vesti e sorridendo corri e poi sei fuori Respirandomi, tu metti in moto l'auto e accarezzi i fiori Lontano una sirena e poi nessun rumore. Dolore e una gran gioia che addolcisce il male. Fra tanta gente nera una cosa bella tu a me uguale. Respirandoci , guardiamo le campagne che addormenta il sole. Respirandoci, le fresche valli, i boschi e le nascoste viole. le isole lontane, macchie verdi e il mare, i canti delle genti nuove all'imbrunire i canti delle genti nuove all'imbrunire.
RILASSATI E ASCOLTA Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha Tu lasciala parlare rilassati ed ascolta Senti cos'ha da dire rilassati ed ascolta Comincerà ad andare rilassati ed ascolta Tu fatti trasportare rilassati ed ascolta Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha (come prima) Arriva fino al mare E chinati a toccare L'acqua che ha generato La vita del creato La vita dal mare venuta al mare ritornerà La vita dal mare venuta al mare ritornerà E lì non ti fermare rilassati ed ascolta Prosegui il tuo cammino rilassati ed ascolta Come Mayol sarai rilassati ed ascolta Sarai l'uomo delfino rilassati ed ascolta In modo naturale rilassati ed ascolta Ti scopri a respirare rilassati ed ascolta Sotto il livello del mare rilassati ed ascolta La vita dal mare venuta al mare ritornerà La vita dal mare venuta al mare ritornerà.
SCRIVI IL TUO NOME Scrivi il tuo nome su qualcosa che vale Mostra a te stesso che non sei un vegetale E per provare che si può cambiare Sposta il confine di ciò che è normale bella giornata è questa qua l'aria più fresca ti esalta già il momento migliore per cominciare un'altra vita un altro stile (come sopra) profondo o leggero quando c'è gusto è bello usa le gambe utilizza il cervello con l'entusiasmo o con l'istinto fa un passo fuori del tuo recinto. Bella giornata…(x2)
SE LA MIA PELLE VUOI Se la mia pelle vuoi Se la mia pelle vuoi fa come fai Se la mia pelle vuoi Se la mia pelle vuoi fa come fai il pomeriggio tu di notte sempre tu ma tu vuoi di più al ristorante no al cinema neanche un pò uscir non si può Se la mia pelle vuoi Se la mia pelle vuoi fa come fai Se la mia pelle vuoi Se la mia pelle vuoi fa come fai domenica è festa ho male alla testa ma tu dici no è primavera fuori ci son tanti fiori fuori ma tu dici no solo ... Se la mia pelle vuoi Se la mia pelle vuoi fa come fai
SEPARAZIONE NATURALE Se ne andrà molto presto. Qualche frutto darà forse ancora... Generosa talvolta com'è la natura. Ah! Se avessi il tempo per amarti un po' di più.
SI VIAGGIARE Quel gran genio del mio amico lui saprebbe cosa fare, lui saprebbe come aggiustare con un cacciavite in mano fa miracoli. Ti regolerebbe il minimo alzandolo un pò e non picchieresti in testa così forte no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare. Sì viaggiare evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure gentilmente senza fumo con amore. Dolcemente viaggiare rallentare per poi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore. E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare. Con coraggio gentilmente, gentilmente, dolcemente viaggiare Quel gran genio del mio amico, con le mani sporche d'olio capirebbe molto meglio meglio certo di volare…riparare Pulirebbe forse il filtro soffiandoci un po' scinderesti poi la gente quella chiara dalla no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare. Si viaggiare…
SLOW MOTION slow motion lento movimento ferma un attimo di gioia o di infelicità il volo di un gabbiano il salto di un delfino l'uomo che cade nel momento supremo l'anima sospesa di un nuovo stupore slow motion la notte di Babbo Natale l'orecchio teso per sentirlo arrivare si estrae la fortuna l'uomo è sulla luna slow motion per chi ha vinto quello che fuori di se il veleno ha respinto slow motion quando il sole tramonta slow motion quando si infrange l'onda d'inverno davanti alla forza del mare il respiro rallenta per poterla captare sogno di fronte all'immensa platea intorno al mondo in solitario cento metri in apnea slow motion fatemi rivedere l'uomo che vince contro ogni parere [strumentale] slow motion lento movimento ferma un attimo di gioia o di infelicità il volo di un gabbiano il salto di un delfino l'uomo che cade nel momento supremo
SOGNANDO E RISOGNANDO La stalla con i buoi per cielo gli occhi tuoi e l'acqua e i pesci e poi gli uccelli intorno a noi e latte tu berrai e l'anima bianca tu avrai e dopo cena nei boschi correrai poi ansimante nel letto tu sarai e il sonno poi giungerà fermando il tuo sorriso a metà Se corro ce la farò un'altra coda oh no e veder ora si può che strada prendo non so Nervosa tu sarai sul marciapiede mi aspetterai il ristorante fa il turno oppure no stasera al cinema in piedi non starò prendo un calmante così stanotte dormo oh si Uomo se corri un pò ce la fai ho quasi ancora un minuto uomo ora vicino tu sei io sono quasi arrivato uomo ora sei giunto da lei anche il posteggio ho trovato la stalla con i buoi per cielo gli occhi tuoi
SOLE GIALLO, SOLE NERO Sole giallo sole nero giorni belli e giorni no nella vita son sincero tu sei tutto quel che ho Come è bella un'avventura e se accade la vivrò chiudi gli occhi qualche sera tanto dopo tornerò Nel mio cuor c'è un diavoletto che vuol fuggir lontano da te nel mio cuor c'è un angioletto che vuol tornare sempre vuol tornare sempre da te vuol tornare sempre da te Vita dolce vita amara quante sere uscirei per me è sempre primavera tutte quante le amerei ma ti penso all'improvviso bella e ingenua come sei quanto vale il tuo sorriso più dei falsi sogni miei Nel mio cuor c'è un diavoletto che vuol fuggir lontano da te nel mio cuor c'è un angioletto che vuol tornare sempre vuol tornare sempre da te vuol tornare sempre da te vuol tornare sempre da te Sole giallo sole nero giorni belli e giorni no nella vita son sincero tu sei tutto quel che ho
SOLI Soli per un attimo caduti dentro altre immagini altra gente in me non tu ma non è importante perché io so già che poi ti amerò di più Come aeroplani nella nebbia io e te disperatamente cerchiamo un campo d'atterraggio in noi non temere non c'è fretta sai vedrai Naturalmente poi ti abbraccerò mi abbraccerai. Un albero fiorì qualche primavera fa rimase in fondo all'anima un frammento rosa è logico che noi ci rifugiamo lì al primo freddo anche un niente caldo diventa qualcosa. Soli ma solo per un attimo improvvisamente confusi sospesi quasi due estranei altra gente in te non io ma non è importante perché io so già che poi mi amerai di pi
SPECCHI OPPOSTI Ero distratto tu ti davi da fare e non c'eri affatto oppure ti muovevi con un ronzio d'insetto che mi assopiva avevo le palpebre in bilico entravo nel ciclico avvertimento di caduta di mani per tornanti di caduta di sonno in blocchi pesanti. La distrazione questa effusione sgretolamento e spargimento della molto inutile attenzione ridotta a polvere. E debolmente io ti avvicinavo e ti accostavo, sbagliando i tempi, a memorabili esempi di abbandono di incontro ti ascolto capisco ma non molto intuisco però la giravolta degli oggetti. Tu aspetti di vedermi passare abbracciato a qualcosa che mi sta giostrando. Mi aspetti per salire mi stai stringendo i fianchi. Sei entrata nella stessa distrazione creata perché potesse accadere qualcosa e tutto succede quando tutto riposa. Quando l'attenzione per essersi sporta narcisista ai suoi sguardi rovina e se n'è accorta appena troppo tardi nostra fortuna. Ero distratto e fatta tu sei di svista. Se fossimo simpatici uno all'altra saremmo specchi opposti riflessi limpidi e inebetiti tra se stessi.
STANZE COME QUESTA Prendiamo una carrozza anacronistica, aggiornandola in quanto inesistente, saliamo alla sua guida. Di redini, di lacci se ne trovano, di legami tra noi di dolci bende, bardiamo un animale a caso, il cuore. Dai fianchi pretenziosi da Romano, ecco che trotta, che ci prende la mano. Abbiamo visto le regge dietro le inferriate e le foreste nere e le campate non so di quanti ponti. Ho visto la tua nuca di Alessandria e poi me lo racconti se ci sei mai stata, se ti senti, ti sentivi osservata. Il posto è qui, è qui quel lavorio dell'erba simile al pensiero che contiene nel vello quell'orma del tuo corpo ed uno stelo sconvolto dal tuo gomito che avrebbe dimenticato d'essere carnale per non dimenticarlo in generale. Qui si incavano giù, senza corpi a pesare, le nostre impronte a muoversi a sedere, vedi là, vedi là e gli occhi saltano come chiaro e pupilla, capinere. Ci sono posti al mondo dai quali non c'è fuga, stanze come questa nelle quali restano le nostre rappresentanze, i nostri uffici doganali, dove noi veramente ci impieghiamo, avviluppati in teneri sofismi, cavilli di permessi, arzigogoli, tropismi, nella nostra direzione una frontiera fatta di due righe. E bastavano le dita di una sola mano mandata avanti in viaggio e l'altra alleghi farà da testimone. Si può vedere tutto e fermamente, se di due righe è fatta, facciamo la frontiera dove passa fauna e flora straniera.
STRANIERO Dimmi tu chi sei Di che paese sei Quanto hai camminato E cosa hai fatto Straniero Dove sei arrivato Resta un poco qui Resta ancora un poco Resta un poco non Importa quanto Straniero Non importa quanto Sul tuo volto scuro Un sorriso è nato Un profumo di grano maturo Il vento ha accarezzato Non andare via Non andare via Qui sei rinato Il posto l'hai trovato Il posto l'hai trovato Il fumo di quel treno Che era il tuo passato Ora all'orizzonte È già svanito È già svanito Resta qui straniero Che mi hai trovato Che mi hai trovato. Choo choo train
SUPERMARKET Supermarket giovedì tu lavori lì direttore tu lo sai dimmi dov'è lei non c'è non c'è ammalata forse è comunque qui non c'è tornerò le banane le banane comprerò ma però dov'è andata stamattina non lo so non lo so scatolette colorate carni rosa congelate c'è di tutto intorno a me ma lei non c'è Supermarket venerdì tu lavori lì dimmi ieri come mai tu non eri qui tutta colpa della zuppa ne ho mangiata troppa e così sono stata a letto giovedì anche tu ami tanto le banane anche tu ma però costan troppo le banane e perciò questo nostro grande amore che sfortuna oggi stesso finirà per questioni vegetali di risparmio ed anche di praticità
TIMIDA MOLTO AUDACE Amato tanto così me lo ridici amato tanto. Timida molto audace la stessa diversa persona sei tu, e per cambiare ti basta saperlo, che non sei mai la stessa, nemmeno a volerlo. I simboli non sai cosa siano, un'ortensia non è nemmeno quella. Hai la pazienza di un'onda compresa la tendenza a soffermarti mai, come fosse la fine. Non un dito notevole, ma dieci impercettibili soprusi, aperti come i mari, e come i mari chiusi. Neri i tuoi neri sconvolti divampati imperi irrisolti, e matematicamente rivolti a contenere zeri. Impensabili però malleabili, ballabili mammelle abbracciate alle quali volteggi sotto il lampadario delle stelle, inutilmente imitatrici dei tuoi denti. Prendi, e dagli spaventi tanto sentimentali, tiri le diagonali dei sospiri violenti. Svegliata la mattina, guardi nel posto accanto lo sfinito e per quanto respira o non respira. Sai che non si è mai la propria vita, la tua ti serve appunto per certezza, tu vivi e lasci vivere te stessa con un congedo, con una carezza sicura con la mano, sicura con la mano, con la guancia perplessa. Sciolta come le braccia scomparirà la neve: per sempre se ne andrà, e se dovrà ricadere sarà come un armadio che si sgancia e precipita dal cielo in tante schegge. E tuttavia, però comunque sia, bellezza e compagnia non vanno bene, non si legano insieme. Risentirai la neve risuonare dentro le risatine, come un piacere che non sai trattenere. La neve tornerà come un pretesto dipinta e sempre finta, e tu la irridi, la lusinghi e la sfidi e la solleva il tuo sbuffo selvaggio.
TU NON TI PUNGI PIÙ La lotta dei cuscini senza sonno che spiumano, che fanno zampilli di pollini che pullulano aggressivi, irsuti, istigatori di starnuti. Così tu te la spassi amoreggiando, e te la prendi comoda, con morbida ovvietà, sembrando tu un guanciale contro un altro che t'assale, il tutto in una schiuma, che coi talloni monti come l'uva. Questo composto di onesta futilità mista a passione come un cialdone si sfa; sulle rovine, vorresti forse anche tu in bricioline come una reggia andar giù. Tu non ti pungi più, e la vaghezza non osa, vai molto oltre, tanto poi ti raggiungi. Impenni una montagna solidale e nel suo fianco falle, falle rudimentali, aperte come portali per i tuoi puntuali appuntamenti molto occasionali. E la pianura s'ingrossa: fra la cresta e la fossa, tu non ti pungi più, l'erba enorme cavalca bianca e verde cobalto, prendendo al volo forme di caduta e di salto, infine dorme come un binocolo nella custodia la tua vista. Se un santino ti visita e t'indora, ma rimandando a poi, perché dilegua, tu, perché ti accora, canonica lo fai languire prima e mormori un oramai come una preghierina. Oramai, ora cosa, ora che: perso per perso ohimè. Candida o perversa ma che non ti pungi più, raccolta o dissipata, esausta o fresca fresca, quasi niente per niente pungente pungente, ma rizzi e doni quel barbaglio alla Luna. Questo è quanto. Come una belva accanto, è questo il modo in cui fai l'amorosa: assumi pose inesplose, e non ti pungi più, non fai più la raccolta d'incanti ardenti ed arsi. Una vela è un sottile perché, un avvilito ohimè, e non si dorme bene ché lune piene tutte beate, mutevoli e brune, tutte toccanti.
TUBINGA Da qualche tempo è recente anche l'antico, il disco del discobolo è cromato, nella tasca di Seneca si sente il motorino di un frullatore. Nelle piramidi continuamente scatta un otturatore e in te Tubinga in te non c'è un juke-box né un tostapane. Tu mi risparmi di essere testimone antico e recente delle istruzioni lette attentamente, non un tasto in comune, non un percorso passando per B e C dalla A alla D, non un contagio non una connessione, né la contemplazione e nemmeno l'esperienza, ma una delicata leggera confusione perché mi sfugga come una stoltezza l'invocazione a te, mio generale, mia generalessa e al posto del carattere e al posto del carattere mia cara poniamo una tempesta, un caso esterno, un altomare che i giorni, i mesi e gli anni inseguono e non possono afferrare. Io decorato di passamanerie come un divano per dirti siediti, distendi le tue gambe e l'usura, il tessuto col tallone poi dormici su che poi quando ti svegli parlandoti di me ti dirò egli egli è qui, è qui, e ora non ti dirò altro. Non parlerò di stili e di reliquie, tutto è recente come uno squillo di sveglia, la data di un vicino è un dormiveglia e al posto di cose ci sono le cose poniamo le cose esaurite le stesse e dopo le stesse mettiamo le cose se le medesime vanno esaurendo. Un bel poligono al posto della stella e nel quadrato il tondo andando bene nel coraggio di aprire le rotelle per fare l'orlo alle pastarelle e supplicando, l'immagine è morente Narciso e dall'insetto galleggiante come il pasto rimastica le spente nature morte virtuosamente. Ahi! C'è qualcosa che cade e una cosa sta su. Ahi! C'è del chiaro e del bruno c'è c'è una chiusa cosa in sé fa un rumore un pò tacito sembrerebbe il sussurro dell'acqua. Ahi! C'è qualcosa che odora una profumo non ha. Ahi! C'è del grande e del piccolo una c'è fintanto che ce ne è un'altra che mormora sembrerebbe il sussurro dell'acqua. Ahi! C'è qualcosa che chiude una schiude e una resta dov'è. C'è dell'asciutto e dell'umido nelle quasi così che le altre une e le altre ripide sembrerebbe il sussurro dell'acqua.
TUTTE LE POMPE Quando le ha chiesto conosci il tale il tal dei tali Tizio Caio, ti dico che ho sentito, dice, ti dico che ho sentito tutto il rosso del sangue partirsene col nero dei corvi e le cornacchie sopra il giallo, le macchie ondose e lente, dei campi gialleggianti di frumento, ha sentito come un gran rivoltamento, e cateratte urbane e vigili del fuoco e din don dan, tutti i bicchieri straripare dai bar, scoppiando in un cin cin, di bei cristalli isterici tutte le pompe, con l'acqua nelle vene, si mettono a ballare, e pioggiano di gioia. Io ti vorrei incontrare però non lo vorrei. Arriva lo schiumogeno e la gente, sussulta di piacere è pronta a tutto, a consumare lì sopra l'asfalto, la scivolata delle relazioni; lo sguazzo dell'ardire e dell'osare, ed è da tanto tempo che volevo; e dirmelo potevi dirlo prima: o farmelo capire, o farmelo capire. Le macchine rampando sulle ruote, le gomme posteriori fanno un giro, di piazza col pennacchio, soffiato dai roventi radiatori; lo struzzo, lo spauracchio, il gongolo di gioia, lo spruzzo e lo sbatacchio, l'immensa scorciatoia, per arrivare al sodo. Una lady s'incendia un po' per sfizio, e un po' per gaudio immenso anticipato. E il suo marito in cravatta con la lingua, diventa un calamaro così che non sfigura. Marameo, marameo fanno i cupidi, i frecciatori dal culetto nudo; più fitti fitti più dei pipistrelli nella notte stellata, che volano d'estate. Però più belli, belli più bellini, bianchi color del lilla gridellino; ma non è notte è giorno: magari è estate forse; forse magari è estate, cominciano le corse tutti arrivando i primi: i primi in una cosa, una cosina dolce, una cosina dolce. Io ti vedrei davvero volentieri. Volentieri davvero ti vedrei.
UN UOMO CHE TI AMA Ah! Donna tu sei mia, e quando dico mia, dico che non vai più via è meglio che rimani qui a far l'amore insieme a me! Il vestito trasparente come la tua bella fronte… Oh no! L'offerta del tuo seno orgoglio dell'animale sano… Oh no! Quell'aria da straniera che mi mette ogni volta un po' paura e l'ammirazione che scateni che ti rende sempre più sicura Diventano coltelli, supposizioni folli quando è sera! Ah! Donna tu sei mia, e quando dico mia, dico che non vai più via è meglio che rimani qui a far l'amore insieme a me! È meglio un uomo solo, per tutti anche per te, un uomo che ti ama La tenerezza prende il posto dell'amore… oh no! E l'emozione il sopravvento sulla ragione! Oh no! E in questa confusione tu sei smarrita! E dando a tutti niente ti sei svuotata. E non riesci più a capir nemmeno di chi sei innamorata. Ah donna tu sei mia…
UNA Tu non sei molto bella e neanche intelligente ma non t'importa niente perchè tu non lo sai Tu vivi per ballare sei in cerca dell'amore ma quale quale amore ancora non lo sai Io ti apro il mio cuore tu fai finta di ascoltare ed intanto guardi in giro vuoi qualcosa da mangiare Ma perchè proprio tu proprio tu nella mia vita che con te prima ancora di cominciare è già finita Ma perchè proprio tu proprio tu con quella faccia è possibili che mi piaccia una come te Io cercavo una ragazza con un fiore sui capelli tu sorridi a brutti e belli e un giardino in testa hai Ti accontento in ogni cosa tutto ciò per una rosa che non ha nessun profumo che è di plastica oramai Io ti apro il mio cuore tu fai finta di ascoltare ed intanto guardi in giro vuoi qualcosa da mangiare Ma perchè proprio tu proprio tu nella mia vita ecc. ecc.
UNA DONNA PER AMICO Può darsi ch'io non sappia cosa dico, scegliendo te - una donna - per amico, ma il mio mestiere è vivere la vita che sia di tutti i giorni o sconosciuta; ti amo, forte, debole compagna che qualche volta impara e a volte insegna. L'eccitazione è il sintomo d'amore al quale non sappiamo rinunciare. Le conseguenze spesso fan soffrire, a turno ci dobbiamo consolare e tu amica cara mi consoli perché ci ritroviamo sempre soli. Ti sei innamorata di chi? Troppo docile, non fa per te. Lo so divento antipatico ma è sempre meglio che ipocrita. D'accordo, fa come vuoi I miei consigli mai. Mi arrendo fa come vuoi ci ritroviamo come al solito poi Ma che disastro, io mi maledico ho scelto te - una donna - per amico, ma il mio mestiere è vivere la vita che sia di tutti i giorni o sconosciuta; ti odio forte, debole compagna che poche volte impara e troppo insegna. Non c'è una gomma ancor che non si buchi. Il mastice sei tu, mia vecchia amica. La pezza sono io, ma che vergogna. Che importa, tocca a te, avanti, sogna. Ti amo, forte, debole compagna che qualche volta impara e a volte insegna. Mi sono innamorato? Sì, un po'. Rincoglionito? Non dico no. Per te son tutte un po' squallide. La gelosia non è lecita. Quello che voglio lo sai, non mi fermerai Che menagramo che sei, eventualmente puoi sempre ridere poi Ma che disastro, io mi maledico ho scelto te - una donna - per amico, ma il mio mestiere è vivere la vita che sia di tutti i giorni o sconosciuta; ti amo forte, debole compagna che qualche volta impara e qualche insegna.
UNA GIORNATA UGGIOSA Sogno un cimitero di campagna e io là all'ombra di un ciliegio in fiore senza età per riposare un poco 2 o 300 anni giusto per capir di più e placar gli affanni Sogno al mio risveglio di trovarti accanto intatta con le stesse mutandine rosa non più bandiera di un vivissimo tormento ma solo l'ornamento di una bella sposa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno di abbracciare un amico vero che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro e gente giusta che rifiuti d'esser preda di facili entusiasmi e ideologie alla moda Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno il mio paese infine dignitoso e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa di non sognare la Nuovissima Zelanda Per fuggire via da te Brianza velenosa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa
UNA MONTAGNA Il tipo inizia sorridente e fa Ho qui il segreto della serenità Che poi non è un segreto veramente Ma un altro modo di atteggiar la mente Continua allegro sullo stesso tono (ripetere) Lo sai cos'è cattivo e cos'è buono Che cosa è brutto e invece cosa è bello Quello che stabilisce il suo cervello Ritornello Una montagna può sembrare un uomo Se lo decidi tu Disteso calmo ad osservare il cielo Se tu vuoi così Il controluce di un gabbiano in volo Se lo decidi tu Può dissipare in un momento il velo Se tu vuoi così Niente di misterioso amico mio Questa è una cosa che ho provato io Ne ho constatato un grande giovamento Lo posso garantire al cento per cento (ripetere) Scaccia quell'ombra scura che hai sul viso Non sai quanto fa bene un bel sorriso Prima a te stesso e poi a chi ti sta intorno Finisce il buio ed incomincia il giorno (ripetere Ritornello) Una montagna può sembrare un uomo Disteso calmo ad osservare il cielo Il controluce di un gabbiano in volo Può dissipare in un momento il velo Dentro di noi c'è un libro bianco e nero Che io mi fermo a leggere ogni tanto Se tu vuoi così Quando non sono sicuro del sentiero Se lo decidi tu Perché è lì che è scritto tutto quanto Se tu vuoi così Non voglio adesso esagerare tanto Mi basta che ti piaccia l'argomento Ti vedo già più sciolto e contento Rimani in onda e segui men-tre canto. Una montagna può sembrare un uomo Se lo decidi tu Disteso calmo ad osservare il cielo Se tu vuoi così Il controluce di un gabbiano in volo Se lo decidi tu Può dissipare in un momento il velo (Ripetere) Se tu vuoi così Dentro di noi c'è un libro bianco e nero Se lo decidi tu Che io mi fermo a leggere ogni tanto Se tu vuoi così Quando non sono sicuro del sentiero Se lo decidi tu Perché è lì che è scritto tutto quanto Se tu vuoi così Una montagna può sembrare un uomo Se lo decidi tu Disteso calmo ad osservare il cielo Se tu vuoi così Il controluce di un gabbiano in volo Se lo decidi tu Può dissipare in un momento il velo Se tu vuoi così
UNA VITA VIVA Solo un consiglio detto a metà: un po' più in alto un po' più in là. Figli miei cari altro non sa, quell'uomo qualunque che è il vostro papà. Il fondo marino, giocar da terzino, la spiaggia al mattino presto e la fedeltà! Entrare nel bosco e fermarsi a dormire sul muschio, scordarsi un po' il rischio e la slealtà! Se è il caso lottare, più spesso lasciare. Saper aspettare chi viene e chi va. E non affondare se si può in nessuna passione cercando di ripartire, qualcosa accadrà. Curare il giardino e saper fuggire un cretino, usare poco i motori e poco gli allori. Non temere la notte, non temere la notte, però amando più il giorno e partire senza mai pensare a un sicuro ritorno. Guardando nell'azzurro degli occhi di un neonato sentirsi già resuscitato. E inventare la vita, una vita viva, una vita viva
UN'AVVENTURA Non sarà un'avventura non può essere soltanto una primavera questo amore non è una stella che al mattino se ne va. Non sarà un'avventura questo amore è fatto solo di poesia tu sei mia, tu sei mia fino a quando gli occhi miei avran luce per guardare gli occhi tuoi. Innamorato sempre di più in fondo all'anima per sempre tu Perché non è una promessa ma è quel che sarà domani e sempre sempre vivrà, sempre vivrà, sempre vivrà, sempre vivrà... No, non sarà un'avventura non è un fuoco che col vento può morire ma vivrà quanto il mondo fino a quando gli occhi miei avran luce per guardare gli occhi tuoi. Innamorato sempre di più in fondo all`anima per sempre tu Perché non è una promessa ma è quel che sarà domani e sempre sempre vivrà, perché non è una promessa ma è quel che sarà
UNO IN PIÙ Una voce sta cantando ma sono pochi ad ascoltare i gabbiani stan gridando per poterla soffocare altre voci piano piano stan crescendo da lontano se quel canto vuoi seguire puoi cantare E così tu sarai uno in più con noi. E così tu sarai uno in più con noi. Lungo spiagge sconosciute siamo in tanti a camminare con le lacrime negli occhi con il sole dentro al cuore se sei stanco di lottare vieni qui a riposare se non sai più cosa fare puoi cantare. E così tu sarai uno in più con noi. E così tu sarai uno in più con noi. Mentre il mare sta a guardare continuiamo a camminare come tanti burattini con le facce da bambini se sei stanco di lottare siedi qui a riposare se non sai più cosa fare puoi cantare. E così tu sarai uno in più con noi. E così tu sarai uno in più con noi. Ehh e così sarai uno in più uno in più. E così tu sarai tu sarai...
VENTO NEL VENTO Io e te io e te perchè io e te qualcuno ha scelto forse per noi mi son svegliato solo poi ho incontrato te l'esistenza un volo diventò per me E la stagione nuova dietro il vetro che appannava fiorì tra le tue braccia calde anche l'ultima paura morì Io e te vento nel vento io e te nodo nell'anima stesso desiderio di morire e poi rivivere io e te (ripete)
WINDSURF WINDSURF Windsurf windsurf veleggia e va Portami lontano da questa rumorosa città Guidami tu vengo con te dove vuoi Sul Lago di Garda sui mari italiani più a sud Chi ci vedrà probabilmente dirà Toh un altro matto e dopo sorriderà Si è alzato il vento metto il portapacchi e via La muta e la vela Le scarpe giuste il trapezio e la deriva Mi mangio una mela La strada sale sul promontorio Poi all'improvviso ma quante vele laggiù Windsurf windsurf veleggia e va Portami lontano da questa nervosa realtà Guidami tu vengo con te dove vuoi Sui mari hawaiani in Cina in Sardegna in Perù Un aeroplano ci sorvolerà E il capitano son certo sorriderà Ecco che arriva una raffica di vento Si vede dall'acqua Questo è il momento che ti perdo me lo sento La vela sbatacchia Sei un aquilone alla rovescia Ondeggi pieghi ma poi riprendi uu uu___ Windsurf Windsurf Portami lontano Windsurf