I  N  D  I  C  E
29 settembre Hi-Fi Nel cuore, nell'anima
7 e 40 Ho un anno di più Nel sole, nel vento, nel sorriso..
A portata di mano I giardini di Marzo Nessun dolore
Abbracciala abbracciali abbracciati I ritorni No dottore
Acqua azzurra acqua chiara I sacchi della posta Non è Francesca
Al cinema Il diluvio Non sei più solo
Alcune noncuranze Il doppio gioco Orgoglio e dignità
Allontanando Il leone e la gallina Pensieri e parole
Almeno l'inizio Il mio canto libero Per alri motivi
Amarsi un po’ Il monolocale Per nome
Ami ancora Elisa Il nostro caro angelo Per una lira
Amore mio di provincia Il salame Perché no
Anche per te Il tempo di morire Perché non sei una mela
Ancora tu Il veliero Però il rinoceronte
Anima latina Il vento Potrebbe essere sera
Anna Innocenti evasioni Prendi fra le mani la testa
Anonimo Insieme a te sto bene Prendila così
Arrivederci a questa sera Io gli ho detto no Prigioniero del mondo
Aver paura di innamorarsi troppo Io ti venderei Questione di cellule
Balla Linda Io vivrò (senza te) Questo amore
Campati in aria Io vorrei..non vorrei..ma se vuoi Questo folle sentimento
Che vita ha fatto La bellezza riunita Questo inferno rosa
Comunque bella La canzone del sole Registrazione
Con il nastro rosa La canzone della terra Respirando
Confusione La collina dei ciliegi Rilassati e ascolta
Cosa farà di nuovo La compagnia Scrivi il tuo nome
Cosa succederà alla ragazza La luce dell'est Se la mia pelle vuoi
Così gli dei sarebbero La metro eccetera Separazione naturale
Dalle prime battute La mia canzone per Maria Si viaggiare
Dieci ragazze La moda nel respiro Slow motion
Dio mio no La nuova America Sognando e risognando
Dolce di giorno La sposa occidentale Sole giallo, sole nero
Don Giovanni La tua felicità Soli
Donna selvaggia donna La voce del viso Specchi opposti
Dove arriva quel cespuglio L'apparenza Stanze come questa
Due mondi L'aquila Straniero
E già Le alettanti promesse Supermarket
E penso a te Le cose che pensano Timida molto audace
Ecco i negozi Le tre verità Tu non ti pungi più
Elena no L'interprete di un film Tubinga
Emozioni Lo scenario Tutte le pompe
Eppur mi son scordato di te Luci-ah Un uomo che ti ama
Equivoci amici Luisa Rossi Una
Era Ma è un canto brasileiro Una donna per amico
Estetica Macchina del tempo Una giornata uggiosa
Fatti un pianto Madre pennuta Una montagna
Fiori rosa fiori di pesco Maledetto gatto Una vita viva
Gelosa cara Mi riposa Un'avventura
Gente per bene gente per male Mi ritorni in mente Uno in più
Gli uomini celesti Mistero Vento nel vento
Hegel Neanche un minuto di non amore Windsurf windsurf
29 SETTEMBRE
Seduto in quel caffè  
io non pensavo a te 
Guardavo il mondo che 
girava intorno a me 
Poi d'improvviso lei sorrise 
e ancora prima di capire 
mi trovai sottobraccio a lei 
stretto come se non ci fosse che lei. 
Vedevo solo lei 
e non pensavo a te. 
E tutta la città 
correva incontro a noi. 
Il buio ci trovò vicini 
un ristorante e poi di corsa 
a ballar sottobraccio a lei 
stretto verso casa abbracciato a lei 
quasi come se non ci fosse che, 
quasi come se non ci fosse che lei. 
quasi come se non ci fosse che lei. 
Mi son svegliato e 
e sto pensando a te ... 
Ricordo solo che, 
che ieri non eri con me. 
Il sole ha cancellato tutto 
di colpo volo giù dal letto 
e corro lì al telefono 
e parlo, rido e tu, tu non sai perché 
t'amo t'amo e tu, tu non sai perché..... 
parlo, rido e tu, tu non sai perché.... 

7 e 40 Mi sono informato c'è un treno che parte alle 7 e 40 non hai molto tempo il traffico è lento nell'ora di punta Ti bastano dieci minuti per giungere a casa, la nostra la chiave ricorda che è sempre lì, lì sulla finestra E nel far le valigie ricordati di non scordare qualche cosa di tuo che a te poi mi faccia pensare e ora basta non stare più qui ti rendi conto anche tu che noi soffriamo di più ogni istante che passa di più no non piangere presto presto presto presto presto presto vai ... Da un minuto sei partita e sono solo sono strano e non capisco cosa c'è Sui miei occhi da un minuto è sceso un velo forse è solo suggestione o paura o chissà che è possibile che abbia fin da ora già bisogno di te Mi sono informato c'è un volo che parte alle 8 e 50 non ho molto tempo il traffico è lento nell'ora di punta Mi bastano dieci minuti per giungere a casa, la nostra la chiave l'hai messa senz'altro lì sulla finestra E nel far le valigie stavolta non devo scordare di mettere un fiore che adesso ti voglio comprare con l'aereo in un ora son lì e poi di corsa un tassì sono certo così quando arrivi col treno mi vedi, non piangere presto presto presto presto presto presto vai ... presto presto presto presto presto presto fai presto ...
A PORTATA DI MANO Dicendo abbiamo tempo ci giri intorno stemperi e riempi come dire centotré vasetti di liquido con colore diluito che certamente è meno previdente di una conservazione che alimenti tutti i tuoi seguenti spunti di appetito. Sono fluidi a vedersi c'è un piacere anche perché qualcosa si nota che manca e se ci fosse è come non avesse nome. Abbiamo tutto il tempo. E poi il discorso prende una piega architettonica nell'aria con le mani, all'euforia da giardino ai pensili eccitanti. All'ornamentale destino. E tutto il tempo è vicino a portata di mano sul tavolino, sul ripiano su quanto ti è più caro. Ma se cominciassimo che ne dici se entrassimo nel vivo oltre la porta orale saliamo a perpendicolo la scala che nel muro si avvita. L'umido della parete nella mano s'asciuga sempre piè parete che d'acciughe sale su nella rete in muratura. Saliamoli i gradini con le punte e pure sconoscendo se calziamo un'epoca, una storia, una leggenda in cui calati, risalendo siamo. E l'anta si spalanca. Dicendo abbiamo tempo tu intendevi dire il contrario vedevi necessario che quanto vai inventando oggi non te lo ritrovassi sempre vivido tra i piedi tale e quale esatto nel reale con i particolari talmente precisi un domani da non credere che i fatti siano intrisi di te così profondamente così com'è com'è vero avvengano in assenza di qualsiasi sostanza. Volevi invece dire prendi il tempo con me un po' interrogativa mentre la mano offriva abbiamo tutto il tempo aroma di caffè.
ABBRACCIALA ABBRACCIALI ABBRACCIATI Cosa ti dicevo mai? A che punto ero? Ho quasi l'impressione che - io con te - perdo il sentiero. Forse la psicologia può spiegare questi strani vuoti della mente mia. Ora mi ricordo che parlavo di follia e del grande amore, grande bugia. Che ne pensi dimmi, di un uomo tanto stupido da crederti "sua"? Anima alzati apriti abbracciala abbracciali abbracciati Che ora è? E' tardi ormai. Mia cara, cara amica che ne dici se noi portiamo a termine la nostra dolcissima fatica. Allontaniamoci verso il centro dell'universo.
ACQUA AZZURRA ACQUA CHIARA Ogni notte ritornar per cercarla in qualche bar, domandare ciao che fai e poi uscire insieme a lei. Ma da quando ci sei tu tutto questo non c'è più. Acqua azzurra, acqua chiara con le mani posso finalmente bere. Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro, puro come il tuo amor. Ti telefono se vuoi non so ancora se c'è lui ... accidenti che farò quattro amici troverò. Ma da quando ci sei tu tutto questo non c'è più. Acqua azzurra, acqua chiara con le mani posso finalmente bere. Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro, puro come il tuo amor Da quando ci sei tu tutto questo non c'è più. Acqua azzurra, acqua chiara Sono le quattro e mezza ormai non ho voglia di dormir a quest'ora, cosa vuoi, mi va bene pure lei. Ma da quando ci sei tu tutto questo non c'è più. Acqua azzurra, acqua chiara con le mani posso finalmente bere.
AL CINEMA Non parliamo più a parlar non serve un granché mangiale anche tu le castagne arrosto con me. Hai ragione sai io non sarò mai come vuoi, guarda c'è un bel film se facciamo in tempo ci andrei. Dustin Hoffman, Al Pacino, la Dunaway, entriamo c'è anche lei, c'è posto siedi, io resto in piedi! Guarda lei, è proprio come ti vorrei, guarda lei, lo ama e non si lamenta mai, in fondo lui assomiglia a me. Perché non mi capisci dimmelo perché. Guarda lei. Guarda là. Cosa c'entra se lui la sta portando in Rolls Royce, sta tranquilla che verrebbe anche sulla mini con me. Non vedi che per amore lei sta diventando assassina? La donna la vera donna è quella che resta vicina E invece tu, e invece tu, e invece tu, beh non ne parliamo più! Vuoi il gelato! È aumentato! Guarda lei, è proprio come ti vorrei, guarda lei, lo ama e non si lamenta mai, in fondo lui assomiglia a me. Perché non mi capisci dimmelo perché. Guarda lei. Guarda là. Che cosa dici se questa sera pranziamo fuori? Potremmo andare poi per cambiare anche a ballare.
ALCUNE NONCURANZE Non un complotto e non una soffiata, nemmeno tra le ciglia, perché tu sbatta gli occhi, e non un parapiglia senza sbocchi: niente di tutto questo, ma saranno le disinvolture, ed alcune noncuranze a tradirti: come tu resti seduta sulla sponda del letto, come non dici nulla, quando non lo dici. Perché lo hai deciso, e fai sì con la testa, come una ginnastica, perché lo hai deciso di perdere il filo. Saranno queste cose un poco oziose a tradirti: sarà un prurito quando non esiste, e invece ti soccorri con quell'unghia fatta apposta per essere un bisturi che in mano a te diventa decorosa. Innocente, perché curatissima, sarai tradita dalle tentazioni, nelle quali saprai come cadere, ossia da sola, solo arricciando il naso, in modo sorridente, quando il sorriso vive, essendo bolla d'aria tra il labbro e le gengive. In campo scenderanno forze prive di forza, le tue piegate dalle brezze estive, e saranno a tradirti queste ondate di pigrizia, di estenuazione senza alcun motivo. Quando avvertirai, d'istinto, sopra tutto, il profumo che sale dal tuo corpo. Quando ti sentirai rotonda in certi punti, e in altri più in pianura con zone inesplorate, lontane e lontane da te. Quando una gamba atterra, mentre tu sei distesa, hai il peso di tutto quanto resta sulla terra intera, meno te, l'unica in questo momento di cui non ti fidi, e saranno ????? minori a tradirti. Se cade un bicchiere da solo, se vola una sedia sullo scaffale, allora tutto ritorna normale.
ALLONTANANDO E poi di che parliamo di come per favore hai fatto se non ti dispiace replicarlo quel gesto quell'insieme di cose e di non cose che accadono una volta e quindi possono ripetersi a richiesta e non per caso in cambio ti rifaccio il mostro mi tolgo le foglie dalle dita il vento pettinato ritorno ai connotati riprendo i miei colori a mano libera e meglio puoi vedermi allontanando e poi di che parliamo trasvola sopra l'ultima papilla la farfalla e la lingua la spilla e ripeschiamo l'oh dello stupore col quale incorniciamo il fragile leggero di quel che non diciamo e poi di che parliamo di come sei tracciata appena su carta o traspari in filigrana trapassi le pareti solletichi anche l'aria ma un gesto un solo gesto ti torna solida un gesto che è richiesta e non è caso in cambio non invento niente mi butto di sotto o non mi butto mi sto distrattamente sfrenando dal mio posto proietto il bell'aspetto mi tramo intrecciami e puoi vedermi meglio allontanando e poi di che parliamo. Nel libro d'avventure saltiamo le parole e le figure.
ALMENO L'INIZIO Alla fine ti trovasti in un bel posto e lì capisti perché t'erano stati chiesti gli occhi in prestito per il loro particolare colore fai tu quale che ora è l'iride delle finestre. Alla fine ti fu chiaro perché quel gran parlare della tua bella conchiglia auricolare e quel solleticare eccoli i padiglioni i disimpegni la chiocciola i vestiboli ecco la stanza. E contrasti perché c'era tutto e tutto il pranzo i tuoi comportamenti e le reazioni le tue belle presenze gli abbandoni le carezze in cambio delle tue carezze e le scontrosità le irritazioni. C'era anche qualcuno che ti diceva "è tardi dobbiamo andare" tu dicevi "no io voglio ancora, ancora io mi voglio mi voglio rivedere e se non tutta almeno l'inizio". Che cosa avresti fatto per sentirti un pò più sola e per dolcemente navigar sul dorso e sul tuo petto e fare una capriola che ribaltasse il cielo. Lì c'eran tutti predisposti i baci asciutti e meno e tutti i desideri e le istintive applicazioni di te eran montate ad arte accanto al tuo profilo vicino ad ogni tua parte e tu dicevi "ancora un altro pò e se non tutto almeno un pò d'inizio". Fare sbuffare ed anche disfare ma è un'impalcatura dipende da chi sopra ci sale e tu dicevi "ancora un poco e se non tutto e se non tutto almeno l'inizio". E tu una volta sù osservi la tua stanza tu la tua nella quale oltre il disfare e il fare si delineano cose appena appena verosimili. Con ciliegie passeggere e grappoli affannati d'uve segrete dalle pelli boriose e fini perché tu che ti senti alle volte una mandria possa indire turchini selvaggi festini con curvi cieli estivi che scendono come coperchi sul tetto bollivi con i freschi provvisori che soffiano sotto i cuscini e tu li assalivi con gli abbracci e le guance già giunte con l'equatore perché di te già cibata non è di calore che hai bisogno ma di un orgoglioso refrigerio.
AMARSI UN PO' Amarsi un po' è come bere più facile è respirare Basta guardarsi e poi avvicinarsi un po' e non lasciarsi mai impaurire no Amarsi un po' è un po' fiorire aiuta sai a non morire Senza nascondersi manifestandosi si può eludere la solitudine però volersi bene no partecipare è difficile quasi come volare Ma quanti ostacoli e sofferenze e poi sconforti e lacrime per diventare noi veramente noi uniti indivisibili vicini ma irraggiungibili
AMI ANCORA ELISA Adesso son tranquillo come un'anatra sul lago adesso sono pago, infine nel limbo della mia sofferta e nuova maturità Ami ancora Elisa. Ami ancora Elisa. La rabbia se n'è andata, portando via con sé, i drammi della vita Adesso, adesso io trovo interessante perfino un ignorante. Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa Distante, io sono distante, da tutti quei capricci un po' infantili inutili Da quelle eccitazioni, dalle facili emozioni pungenti come rovi fra noi par elevazione, mentre pensi ai tacchi alti che hai… Giuro no! Giuro no! G Giuro no! Giuro no! Finalmente ancora coerente. Ami ancora Elisa Ami ancora Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa. Pagar con frustrazione soffocando la rag Attende la chiusura di una porta per averti interamente, non val la pena no io son tornato io mi preferisco io così distante, così… AMORE MIO DI PROVINCIA Proprio a me un frutto di campagna per amore, per compagna una donna bella e ombrosa proprio a me? Non è questo il tempo di una rosa nell'occhiello tu farai un frullato con il mio cervello. Però alla vita non dico di no. Io l'ho il coraggio lo trovo, ce l'ho, perciò quindi avanti con poca prudenza mio amore, mia allegra coscienza. Baci, tanti baci, caldi, vivi baci privi spesso di pudore sei un diluvio, un motore a scoppio d'amore. Bella, forte e sana, spaventata solo dagli aereoporti e dai pensieri un poco aperti. Con te mi diverto mi piace con te. Con te Perchè grande amore mio nato in provincia è con te che io spezzo la lancia. Quindi avanti in tandem tu davanti io di dietro per colline,per cascine, litigando avanti così. No, non salutare tutti quanti non sta bene, non è bello, io non sono il tuo ombrello. Lo so alla vita non dico di no. Io l'ho il coraggio lo trovo, ce l'ho, perciò quindi avanti con poca prudenza mio amore, mia allegra coscienza.
ANCHE PER TE Per te che é ancora notte e già prepari il tuo caffè che ti vesti senza più guardar lo specchio dietro te che poi entri in chiesa e preghi piano e intanto pensi al mondo ormai per te così lontano. Per te che di mattina torni a casa tua perché per strada più nessuno ha freddo e cerca più di te per te che metti i soldi accanto a lui che dorme e aggiungi ancora un pò d'amore a chi non sa che farne. Anche per te vorrei morire ed io morir non so anche per te darei qualcosa che non ho e così, e così, e così, io resto qui a darle i miei pensieri a darle quel che ieri avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi... al vento avrebbe detto si. Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai per te che un errore ti é costato tanto che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto. Anche per te vorrei morire ed io morir non so anche per te darei qualcosa che non ho e così, e così, e così, io resto qui a darle i miei pensieri a darle quel che ieri avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi... al vento avrebbe detto si.
ANCORA TU Ancora tu non mi sorprende lo sai ancora tu ma non dovevamo vederci più? E come stai? Domanda inutile Stai come me e ci scappa da ridere. Amore mio ha già mangiato o no Ho fame anch'io e non soltanto di te Che bella sei sembri più giovane o forse sei solo più simpatica Oh lo so cosa tu vuoi sapere... Nessuna no ho solo ripreso a fumare... Sei ancora tu purtroppo l'unica Ancora tu l'incorreggibile Ma lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Sei ancora tu purtroppo l'unica Sei ancora tu l'incorreggibile Ma lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Disperazione gioia mia sarò ancora tuo sperando che non sia follia ma sia quel che sia abbracciami amore mio abbracciami amor mio Che adesso lo voglio anch'io Ancora tu non mi sorprende lo sai ancora tu ma non dovevamo vederci più? E come stai? Domanda inutile Stai come me e ci scappa da ridere Amore mio ha già mangiato o no Ho fame anch'io e non soltanto di te Che bella sei sembri più giovane o forse sei solo più simpatica
ANIMA LATINA Scende ruzzolando dai tetti di lamiera indugiando sulla scritta "Bevi Coca Cola". Scende dai presepi vivi appena giunge sera... Quando musica e miseria diventan cosa sola. La gioia della vita. La vita dentro agli occhi dei bambini denutriti, allegramente malvestiti che nessun detersivo potente può aver veramente sbiaditi. E corre sulle spiagge atlantiche seguendo il calcio di un pallone, per finire nel grembo di grosse mamme antiche dalla pelle marrone. E s'agita nel sangue delle genti dai canti e dalle risa rinvigorite che nessuna forza, per quanto potente, può aver veramente piegate.
ANNA Hai ragione anche tu cosa voglio di più un lavoro io l'ho una casa io l'ho una casa io l'ho la mattina c'è chi mi prepara il caffè questo io lo so e la sera c'è chi non sa dirmi no cosa voglio di più hai ragione anche tu cosa voglio di più cosa voglio Anna voglio Anna Non hai mai visto un uomo piangere apri bene gli occhi sai perché tu ora lo vedrai apri bene gli occhi sai perché tu ora lo vedrai se tu non hai mai visto un uomo piangere guardami guardami Anna voglio Anna Ho dormito lì fra i capelli suoi io insieme a lei ero un uomo quanti e quanti sì ha gridato lei quanti non lo sai ero un uomo Cosa sono ora io cosa sono mio Dio resta poco di me io che parlo con te io che parlo con te di Anna Anna voglio Anna voglio Anna voglio Anna voglio Anna voglio Anna ..........................
ANONIMO Anonima la casa, anonima la gente, anonimo anch'io. Un cane e ciak azione - all'improvviso un morso: figlio mio! La frutta nel giardino, i panni nel catino e lei, ore ed ore. Le gambe nude, il volto acceso ed una colpa: dieci anni maggiore. C'era lei... E cos'altro ancora? Nascosti giù al fosso, complice il sesso, a misurarsi, a masturbarsi un po'... L'impulso di uno scatto - la palla io che batto - che rete ho fatto! Sudore che diventa alloro. Amore mio... Sei forte ti adoro. Fermarsi poi ad un tratto; lottar col reggiseno: Che fai? sei matto? Il cambio ed il volante... Ma niente mi terrà distante. C'era lei... E cos'altro ancora? Mi ha colto in flagrante. Io sono l'amante. Ragazzi, silenzio assoluto per carità. Parlando del passato mi sono raffreddato. Il lenzuolo dov'è andato? Mi sembri un po' delusa. Oppure ti ho offesa? Un goccio di benzina... A farlo riposare, riparte il motore? Su vieni a me vicina, stasera ho ancora voglia di giocare.
ARRIVEDERCI A QUESTA SERA Arrivederci a questa sera, almeno spero di rivederti, quello che hai detto l'ho già scordato, mi piacerebbe che anche tu Arrivederci a questa sera, mi spiace tanto per ieri sera, forse son stato esagerato, non farci caso, se ancora puoi! Che dispiacere sentirsi soli, voler parlare e rinunciare, avvicinarsi, per abbracciarsi e poi fermarsi: restare lì! Arrivederci a questa sera, verso le cinque passo da scuola, esce il bambino, son lì vicino, se vuoi venire, decidi tu!
AVER PAURA DI INNAMORARSI TROPPO Aver paura d'innamorarsi troppo non disarmarsi per non sciupare tutto non dire niente per non tradir la mente è un leggero dolore che però io non so più sopportare. Non farsi vivo e non telefonare parlar di tutto per non parlar d'amore cercar di farsi un po' desiderare è proprio un vero dolore Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori e non studiarsi ubriacarsi di fiducia per uscirne finalmente fuori Aver paura di confessare tutto per il pudore d'innamorarsi troppo finger che anch'io le altre donne vedo è un leggero dolore temere di mostrarsi interamente nudo e soffocare la sana gelosia e controllarsi non dirti che sei mia voler restare e invece andare via è proprio un vero dolore Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori e non studiarsi ubriacarsi di fiducia per uscirne finalmente fuori
BALLA LINDA Balla Linda, balla come sai ... Balla Linda, non fermarti ... Balla Linda, balla come sai. Occhi azzurri belli come i suoi Linda forse non li hai, ridi sempre, non parli mai d'amore, però non sai mentire mai. Mh... Mh... Bella sempre, dolce come lei Linda forse tu non sei, tu non dici che resti insieme a me però non mi abbandoni mai, tu non mi lasci mai, ti cerco e tu... e tu ci sei... ti cerco e tu mi dai quel che puoi, non fai come lei, no, non fai come lei, tu non prendi tutto quello che vuoi. Balla Linda, balla come sai ... Balla Linda, non fermarti ... Balla Linda, balla come sai. Occhi azzurri belli come i suoi Linda forse non li hai, ridi sempre, non parli mai d'amore, però non sai mentire mai, tu non mi lasci mai, ti cerco e tu... e tu ci sei... ti cerco e tu mi dai quel che puoi, non fai come lei, no, non fai come lei, tu non prendi tutto quel che vuoi. Balla Linda, balla come sai ... Balla Linda, non fermarti ... Balla Linda, balla come sai.
CAMPATI IN ARIA Sei molto presa dall'idea che infine ci incontreremo: vedi sempre la stessa scena, e non si sa da dove venga io, ma per comodità la mia figura si forma in quel momento e qualcosa ti cade di mano, anzi no. Sei tornata a fiorire tu vignetta gentile con una fretta di furbe nubi d'aprile. E provavo qualche cosa per te, questo provai, soltanto che mi sfuggì quella prova. Non ci vediamo che da sempre e questa ti pare una buona ragione per sporgere le labbra, come un fischio, e poi guardare altrove, senza però fischiare, cominci a capire chi siamo: i nostri emissari venuti a discutere molti punti difficoltosi. Ho stravisto per te non so chi, non so che, resta lo stile delle agitate vigilie. E il tumulto che da te sortì, detto così, so solo che mi sfuggì qualche sussulto. E tu nonostante ciò solleciti, mesta, calma e onesta e un po' scolastica. Potremmo per miracolo inciampare con la stessa disinvoltura ed eleganza con la quale sprofondano i piroscafi in mare, con tutte le luci accese, e si direbbe che a bordo c'era un ballo, luccicando le stesse vaghe spine, indigeste, degli estri scritti, tra i fitti immensi nerastri. E ti strinsi, ed il senso sparì: essendo lì, nel senso che mi sfuggì, seguendo l'istinto, tutto il senso che s'è letto, tutti i libri.
CHE VITA HA FATTO Che vita ha fatto a immaginarsela cosi colà la vita che vita ha fatto ad aspettarsela convinta che la vita c'è Che vita ha fatto, se torna a nascere non torna più, non sia mai Che vita ha fatto, ha pianto a piovere e sul pendio dello sgocciolio lei sdrucciolò Lei mi amò,tu l'amasti,io no I verbi non coincidono Che vita ha fatto, ma ben più rapida con lei duellò la vita Che vita ha fatto. metà sognandola metà in realtà se poi è realtà quel che in realtà sognò a metà Lei mi amò, tu l'amasti, io no I verbi la tradirono che c'entro io Che vita ha fatto a immaginarsela cosi colà la vita Come sta, come stai, come sto La voce coniugandoci s'allontanò
COMUNQUE BELLA Tu vestita di fiori o di fari in città con la nebbia o i colori cogliere le rose a piedi nudi e poi con la sciarpa stretta al collo bianca come mai ma... eri bella bella comunque bella Quando l'arcobaleno era in fondo ai tuoi occhi quando sotto al tuo seno l'ira avvelenava il cuore tuo perché tu vedevi un'altra donna avvicinarsi a me prima ancora che io capissi e riscegliessi te tu... eri bella bella comunque bella Anche quando un mattino tornasti vestita di pioggia con lo sguardo stravolto da una notte d'amore siediti qui non ti chiedo perdono perché tu sei un uomo Coi capelli bagnati - so che capirai Con quei segni sul viso - mi spiace da morire sai coi tuoi occhi arrossati mentre tu mentivi e mi dicevi che ancora più di prima tu amavi me tu... eri bella bella comunque bella
CON IL NASTRO ROSA Inseguendo una libellula in un prato un giorno che avevo rotto col passato quando già credevo di esserci riuscito son caduto. Una frase sciocca un volgare doppio senso mi hanno allarmato non è come io la penso ma il sentimento era già un po' troppo denso e son restato Chissà, chissà chi sei chissà che sarai chissà che sarà di noi lo scopriremo solo vivendo Comunque adesso ho un po' paura ora che quest'avventura sta diventando una storia seria spero tanto tu sia sincera! Il magazzino che contiene tante casse alcune nere alcune gialle alcune rosse dovendo scegliere e studiare le mie mosse sono alle impasse Mi sto accorgendo che son giunto dentro casa con la mia cassa ancora con il nastro rosa e non vorrei aver sbagliato la mia spesa o la mia sposa. Chissà chissà chi sei chissà che sarai chissà che sarà di noi lo scopriremo solo vivendo Comunque adesso ho un po' paura ora che quest'avventura sta diventando una storia seria spero tanto tu sia sincera!
CONFUSIONE Tu lo chiami solo un vecchio sporco imbroglio ma è uno sbaglio è petrolio troppo furbo per non essere sincero ma è davvero oro nero Io perché non dovrei dirti tutto quello che sento nel cuore Io perché non dovrei parlarti di tutto anche di un nuovo mio amore sei o non sei sei o non sei al di sopra di ogni mia grande passione Confusione confusione mi dispiace se sei figlia della solita illusione e se fai confusione confusione tu vorresti imbalsamare anche l'ultima e più piccola emozione Se tu credi che il carbone bruci meglio è un abbaglio è petrolio Comunque se ami più del fuoco il fumo di un cero non usare l'oro nero Ma perché non dovrei liberare qualunque sentimento per chiunque sia Ma chi mai disse che si deve amar come se stessi il prossimo con moderazione. Confusione confusione mi dispiace se sei figlia della solita illusione e se fai confusione confusione tu vorresti imbalsamare anche l'ultima e più piccola emozione Confusione confusione E non dir che antico privilegio d'uomo per mia comodità faccio mio confusione mi dispiace se sei figlia della solita illusione e se fai confusione confusione tu vorresti imbalsamare anche l'ultima e più piccola emozione
COSA FARÀ DI NUOVO Le quattro meno un quarto della notte, il sonno se n'è andato all'improvviso, si ferma il borbottio delle guanciotte l'ombra è severa ma addolcisce il viso. Cosa non farà più, cosa farà di nuovo, cosa farà di meno, seduta in mezzo al letto lei promette cosa non farà più. Cosa farà di nuovo, cosa farà di meno, con un leggero margine d'incerto, con la sincerità di tutto il cuore leggero, pesante, volubile. Crede le dolcezze sono come le amarezze: pesi falsi senza pietà. È una misericordia, un'operetta pia considerare adesso con che garbo ha piegato, ripiegato e messo via il maglioncino su un bracciolo, un gambo. Cosa che rifarà, che rifarà di nuovo, non sa se più, se meno, seduta in mezzo al letto nel rispetto timido che ha di sé. E le dolcezze sono, son come le amarezze con un cordiale ed umile sospiro si sente sangue del suo stesso sangue e corpo del suo corpo in un bel giro d'edera intorno a sé, con strette blande, non si resiste più e non è più questione tra il giulivo e il triste. Seduta in mezzo al letto lei promette: cosa non farà più, cosa farà di nuovo, cosa farà di meno, con un prudente margine d'incerto. Le tre e quarantacinque della notte, il sonno se n'è andato all'improvviso, le dolcezze sono come le amarezze: strette blande senza pietà. Nella notte, sonno sperso, ombra austera, caro il viso, con che garbo, con che umile sospiro: cosa non farà più, cosa farà di nuovo, cosa farà di meno.
COSA SUCCEDERÀ ALLA RAGAZZA L'alba, la barba, la curva della gola, rasoiate che sono orli di gonna. La luce ha ancora sonno ma si da' un tono da ostetrica che è urgente. Apre gli occhi sul mondo partoriente ed è a disposizione l'alba, la barba, presa con le buone. Offrire la gola al tocco leggero, l'alba la lanolina candida gli uccelli appostatissimi nell'aria, come i chiodi senza quadri, alle pareti; ed è ancora mattina. I pesci pesci pesci i pori pori, cosa succederà alla ragazza, vede i pori con le corna come i tori; le corna curve sono due ferventi trafficanti a bassa voce sotto la croce, sotto la croce, nel loro dialetto antico, nel loro diletto pratico, che la vogliono fare bollire, che la vogliono suonare, appesa al campanile. Che la vogliono ricoprire di cioccolata, che la vogliono servire in bocca, ad una bocca sterminata di forno: che cosa le tocca, sentire che cosa. Allora ricordarsi di fare delle pose delle fotografie: che possono sempre servire, e non se ne parli più. Gesù, Gesù che non se ne parli più Gesù, Gesù ed è ancora mattina, tutti sono pronti a bere qualcosa; e poi si riprende fiato, per fare le bolle acustiche. Che la vogliono olio e limone; che la vogliono aggiustare: entriamo in un portone... Che la vogliono un pò scoperta per accertare; che la vogliono nell'ascensore, per implorarla da che piano a che piano, acquetta, fuochino; la gloria all'ottavo. Che la vogliono ricoprire di cioccolata, che la vogliono servire in bocca, ad una bocca sterminata di forno: che cosa le tocca, sentire che cosa.
COSI GLI DEI SAREBBERO Le condizioni sono atmosferiche comunque, comunque meteorologiche, e lei si è invaghita del bitume: carbonio con idrogeno composto, bollente ed odoroso, grasso in fusti, colato e rimpastato, misto a scisti. Così le salta in mente, all'improvviso, che esistono gli dei, e dagli dei proviene, per esempio, la numerosa serie dei profumi; e lei se esistono gli dei sarebbe prediletta dal maestoso ordigno in argentato, sovrumano tubo di scappamento con solenni alucce o pinne da raffreddamento. E, cosa c'è da fare, vorrebbe lei portare questa sera, come stola, un raccordo anulare, un'intera fila alle poste oppure la costiera amalfitana. Si prende il nastro della merce scelta, si ammorbidisce e si fa svolazzare, si smussa e lei così lo può indossare, vorrebbe lei per caso liquefare un palazzo in cui l'innamorato sguazza nel delirio, ridotto ad un cetaceo. Si attiva un lanciafiamme, un forno ad onde, oceanico, un sesquipedale, prospero per la pipa universale. C'è da fare la spesa si fa, da andare dal dentista ci si va, e il trapanatore sarà un titillatore piumato. Così come bambina, mancandole la esse, lei diceva "Nettuno nettuno" così gli dei sarebbero un intimo difetto di pronuncia. C'è da fare una piazza, si fa: si prende una balena con fontana inclusa e traballanti cocomeri per occhi a tutti quanti, ed alberi spioventi dalle orecchie. E voci emerse sulla testa a delta e i mignoli, gli eterni mignoletti, suonati da pestanti martelletti. Così lei, può passare di là perché se c'è da fare una cosa si fa.
DALLE PRIME BATTUTE Dalle prime battute riconosce il posto ridente labbriforme costa ilare quando vede scendere l'umorista turista che alle prime bracciate dell'orchestra riconosce il posto. Dai primi segni di vita e alla vista dell'insigne pietra mistica, ad un attento esame superficiale riconosce l'artistica località banale. Tu come scendi dal predellino t'informi sui movimenti del mattino l'entrata dell'ossigeno e il preserale andantino e su chi mai diriga dal braccio abile e il viso impronunciabile uscirai all'aperto così come ti trovi senza nessun preavviso come la faccia di un dado che abbia una probabilità sola su sei su come sei o come le altre cinque di cui una la più opposta e quella più nascosta è quella che tiene i piedi in terra e sulla quale poggi. Che tempo fa oggi dici guardando attorno sapendo che fa un tempo ogni giorno. Sul predellino sali sapendo che durano soltanto i finali e tutti i posti intanto prima dei saluti dici tu sono loro i turisti e per finire non esistono più. Ti sta partendo la cartolina da te si ritaglia il fine rettangolino. Sfogliate ti salutano le tue vedute dissuase tornate verso casa di contro un limpido smalto così incrinabile.
DIECI RAGAZZE Ho visto un uomo che moriva per amore, ne ho visto un altro che più lacrime non ha. Nessun coltello mai ti può ferir di più di un grande amore che ti stringe il cuor. Dieci ragazze per me posson bastare dieci ragazze per me voglio dimenticare capelli biondi da accarezzare e labbra rosse sulle quali morire. Dieci ragazze per me solo per me. Una la voglio perché sa bene ballare. Una la voglio perché ancor non sa cosa vuol dire l'amore. Una soltanto perché ha conosciuto tutti tranne me. Dieci ragazze così che dicono solo di sì. Vorrei sapere chi ha detto che non vivo più senza te. Matto, quello è proprio matto perché forse non sa che posso averne una per il giorno, una per la sera però quel matto mi conosce perché ha detto una cosa vera. Dieci ragazze per me posson bastare dieci ragazze per me voglio dimenticare capelli biondi da accarezzare e labbra rosse sulle quali morire. Dieci ragazze così che dicon solo di sì. Vorrei sapere chi ha detto che non vivo più senza te. Matto, quello è proprio matto perché forse non sa che posso averne una per il giorno, una per la sera però quel matto mi conosce perché ha detto una cosa vera. .....Dieci ragazze per me …dieci ragazze per me …dieci ragazze per me però io muoio per te… però io muoio per te. {commento: ripetere ad libitum, sfumando}
DIO MIO NO Io sto già tremando d'amore lei viene qui questa sera è solo una questione di ore spero di non morire vedendola entrare potremo restare soli Ho messo il vino nel frigo cuoce sul fuoco il sugo il macellaio dovrebbe arrivare dovrebbe portare bistecche e caviale ma un dubbio mi assale Lei verrà o non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà Dio mio no Dio mio no dimmi solo che verrà le voglio sfiorare i capelli col respiro del mio cuore le voglio accarezzare le mani con sguardi leggeri con frasi d'amore d'amore, d'amore Il campanello grida 'ti amo' apro e stringo già la sua mano poi la guardo mentre cammina mentre siede vicina intanto che mangia di gusto la carne il caviale e il resto Dopo aver mangiato la frutta si alza e chiede dove c'è il letto poi scompare dietro la porta la sento mi chiama la vedo in pigiama e lei si avvicina e lei si avvicina vicina vicina vicina vicina vicina Dio mio no Dio mio no cosa fai che cosa fai
DOLCE DI GIORNO Dolce di giorno, fredda di sera sì tu ogni volta cambi bandiera. Ho già deciso che questa è l'ultima volta che esco con te. Tu sei come una torta di panna montata tutta contenta di non essere stata mangiata Ho già deciso che questa è l'ultima volta che esco con te. io ti ho dato il mio cuore che cosa mi hai dato tu Mi hai fatto solo promesse e niente di più Quando c'è il sole tu parli d'amore poi quando è sera sei una statua di sale. Ho già deciso che questa è l'ultima volta che esco con te. Ho già deciso che questa è l'ultima volta che esco con te. L'ultima volta che esco con te.
DON GIOVANNI Non penso quindi tu sei questo mi conquista L'artista non sono io sono il suo fumista Son santo, mi illumino ho tanto di stimmate Segna e depenna Ben-Hur sono Don Giovanni rivesto quello che vuoi son l'attaccapanni Poi penso che t'amo no anzi che strazio Che ozio nella tournée di mai più tornare nell'intronata routine del cantar leggero l'amore sul serio E scrivi Che non esisto quaggiù che sono l'inganno Sinceramente non tuo (sinceramente non tuo) qui Don Giovanni ma tu dimmi chi ti paga
DONNA SELVAGGIA DONNA Entusiasma anche me l'entusiasmo che dentro hai. Ma così non si può: troppo amore oppure l'odio no. Infantile finché vuoi ma gentile qualche volta in più se puoi. Piace molto anche a me ascoltare la musica ma se interrompo per te io divento insensibile È possibile che sia tutto orribile o bellissimo bambina mia? Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quello che fai. Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei Molto se vuoi tutto non puoi. Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai. Senza trucchi tu sei molto bella e più giovane. Non discuto però le tue scelte più libere ma se non indosserò gli stivali da cowboy disprezzarmi tu non puoi. Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quel che fai. Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei Molto se vuoi tutto non puoi. Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai.
DOVE ARRIVA QUEL CESPUGLIO Dove arriva quel cespuglio, la cucina che avrà il sole di mattina. Dove arriva il mio berretto lì la camera da letto, e in direzione dello stagno costruiremo il nostro bagno. Entra pure è la tua casa, la tua casa fra le rose. Ora appena prendo il mese, il primo muro, la tua casa te lo giuro. Ora siediti qui dove ci sarà il camino e pensa a quando tutta quella gente pur passandoci vicino non vedrà più niente quella porta non è un sogno è robusta è di legno. Non nascondere la mano, non nascondere il tuo seno ora non c'è più nessuno, più nessuno, ora non c'è più nessuno. Prendo dalla moto il nostro letto stendo a terra il telo ora alza gli occhi al cielo e dimmi quanto mancherà al tramonto Ci vuol buio a questo punto voglio farti tenerezza, la tristezza si dissolve con il fumo. Resta solo il tuo profumo, il profumo della pelle lo sfondo delle stelle e un vago senso di dolore che scompare col respiro, col respiro del tuo amore.
DUE MONDI L'universo che respira e sospinge la tua sfera e la luce che ti sfiora cosa vuoi? Voglio te, una vita. Far l'amore nelle vigne. Cade l'acqua ma non mi spegne. Voglio te. Oltre il monte c'è un gran ponte. Una terra senza serra, dove i frutti son di tutti. Non lo sai? Voglio te, una vita. Far l'amore nelle vigne. Cade l'acqua ma non mi spegne. Voglio te. E' una vela la mia mente prua verso l'altra gente vento, magica corrente quanto amore! Voglio te, una vita. Far l'amore nelle vigne. Cade l'acqua ma non mi spegne. Voglio te. Mio per sempre! Ma tu non cambi mai. Un braccio, che altro vuoi? Un'ora me la dai. L'amore è qualcosa di più del vino, del sesso che tu prendi e dai. Sarei una cosa tua amore, gelosia amor di borghesia. Da femmina latina a donna americana non cambia molto... sai? Voglio te, una vita. Voglio te. E' una vela la mia mente prua verso l'altra gente. Vento, magica corrente...
E GIÀ e già che la verità è solo un'immaginazione che una certezza propria non ha ti puoi avvicinare e questo servirà ma è sempre un'interpretazione finchè il contrario non accadrà guardi l'immagine che è dentro in te per ricercare la tua verità usando il metodo scientifico osservazione analisi esperimento e già che la verità è solo un'immaginazione che una certezza propria non ha ti puoi avvicinare e questo servirà ma è sempre un'interpretazione finchè il contrario non accadrà dopo che hai visto il mondo chissà se è rotondo così sembra in fotografia pieno di posti strani ma ancor di più gli umani molto al di là di ogni fantasia e già che la verità è solo un'immaginazione che una certezza propria non ha davvero immagina immagine e già non è che uhm davvero immaginazione è il tuo rapporto con la verità niente è definitivo per te provi e riprovi non ti fermi mai mai e intanto aggiungi tagli e sintetizzi e già.
E PENSO A TE Io lavoro e penso a te torno a casa e penso a te le telefono e intanto penso a te Come stai? E penso a te Dove andiamo? E penso a te Le sorrido abbasso gli occhi e penso a te Non so con chi adesso sei non so che cosa fai ma so di certo a cosa stai pensando è troppo grande la città per due che come noi non sperano però si stan cercando cercando Scusa è tardi e penso a te ti accompagno e penso a te non son stato divertente e penso a te sono al buio e penso a te chiudo gli occhi e penso a te io non dormo e penso a te
ECCO I NEGOZI Deve essere stata una costosa distillazione la marea del mare, il cielo è più professionale: premedita se stesso. Il tempo, questo tempo è inaffidabile, vengono giù gelati, poi rane, un giorno baci celebri, un altro giorno eliche in funzione. E come informazione, si sente spesso chiedere, dov'è che si sistemano le capocchie ai fiammiferi Queste le uscite spicce, celeri così come lei le intuisce, che veloci inceneriscono se stesse, avanti un'altra: così si va, a spasso si va. Ecco i negozi e non le sembra più di stare a casa, ecco cammina nell'uno e l'altro senso, non avendo al fianco chi l'accompagnerebbe nelle minime e le massime escursioni. Ecco i negozi che ingoiano tutti i fracassi, non affliggono né stomaco né cuore, ecco là qui dov'è la padrona del proprio giro vita, del proprio girocollo, del proprio giro periplo del corpo. E lo spazio non è quella questione, ecco i negozi, si può tacere senza dare il silenzio come spiegazione: ecco qui, tra le creature scisse, tra chi entra e chi esce, c'è uno scambio di temperature. Si diventa termometri contraddittori, si passa tra le cose sfuse e vaghe, come tra lacci d'alghe in fante maghe Circe annegatrici, dimenticando e poi dimenticando; così sei fortunata: hai trovato esattamente quello che cercavi: tre bravi di caienna, ovvero, un forchettino per i ravanelli. Così sei fortunata: hai trovato il posto più esclusivo della storia, le pagine in cui Antonio con Cleopatra, si strapazzano ancora, come otarie dalle braccia ormai implicite nell'altro, sopravvissuti ad ogni nave che s'inabissò. Immersi in un tripudio misto seta, in una negligenza e oblio di sciarpe, ed è come non mai non stare a casa.
ELENA NO La borsa della spesa anche se è vuota lo sai mi pesa troppo oramai due chili di patate me le scelga però piccole o grandi non so il prosciutto o no le telefonerò detersivi blu devo saperne di più Elena no, Elena no se sono un uomo più non lo so non sgridarmi faccio quello che vuoi non mi ribellerò mai La pasta cotta la dente so che ti piace di più aspetto a buttarla giù chissà se è troppo il sale ma comunque sotto il letto la polvere non c'è come richiesto da te se insalata poi io la condirò poi accidenti il vino come ho fatto a scordarlo questo non me lo perdonerai Elena no, Elena no se sono un uomo più non lo so non sgridarmi faccio quello che vuoi non mi ribellerò mai Elena no, Elena no se sono un uomo più non lo so i tuoi diritti sacrosanti lo sai sono miei doveri oramai Ben tornata amore mio ora ci son io, io con te se sei stanca lo sai con me riposerai dormire tu potrai se vuoi se tu vuoi ed io come se .. leggero non voglio più sentirti dire no ma intanto ho ancora da lavare tutti i piatti e riposare non potrei mi hai detto 'diventa un uomo medio americano e tu tu più civile sarai cosa diverrò giuro non lo so io so solo che tutto quello che faccio io lo faccio solo per avere te
EMOZIONI Seguir con gli occhi un airone sopra un fiume e poi ritrovarsi a volare e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare un sottile dispiacere E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se è poi così difficile morire E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c'è Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo per ritrovar se stesso Parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa E prendere a pugni un uomo solo perché è stato un pò scortese sapendo che quel che brucia non son le offese E chiudere gli occhi per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c'è Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni
EPPUR MI SON SCORDATO DI TE Eppur mi son scordato di te come ho fatto non so. Una ragione vera non c'è lei era bella però. Un tuffo dove l'acqua è più blu niente di più Ma che disperazione nasce da una distrazione era un gioco non era un fuoco Non piangere salame dai capelli verde rame è solo un gioco e non un fuoco lo sai che t'amo io ti amo veramente Eppur mi son scordato di te non le ho detto di no ti ho fatto pianger tanto perché io sono un bruto lo so Un tuffo dove l'acqua è più blu niente di più Ma che disperazione nasce da una distrazione era un gioco non era un fuoco Non piangere salame dai capelli verde rame è solo un gioco e non un fuoco lo sai che t'amo io ti amo veramente Che.. disperazione nasce da una distrazione.. che.. disperazione nasce da una distrazione che disperazione.......
EQUIVOCI AMICI Cassiodoro Vicinetti Olindo Brodi, Ugo Strappi Sofio Bulino, Armando Pende Andriei Francisco Poimò Tristo Fato, Quinto Grado Erminio Pasta, Pio Semi Ottone Testa, Salvo Croce Facoffi Borza Aldo Ponche Uno andò saldato uno vive all'estro uno s'è spaesato uno ha messo plancia e fa il trans-aitante uno fa le more uno sta invecchiando perché è un nobile scotch Uno fa calzoni dai risvolti umani Uno ha un solo naso Uno hamani e polsi Uno è su due piedi uno è calvo a onde uno si nasconde poi non sa in che vano sta Un viso ucciso dal pensiero Un tal con voce da uccelliera Un sostituto a sua insaputa e un misto storie e geografie Uno per uno li ricorda l'orchestra mentre si accorda la verità viene sempre a palla dolce chimera sei tu Il maestro solitario fischietta ariette d'oblio (sei tu) I dimenticati ce li ha tutti in testa Gli altri sono entrati chi da se chi dalla finestra C'è il direttore, l'orchestra c'è apparecchiati sul buffè son mantecati i dimenticati Se il pasticcino ha un senino in se del maraschino effetto è Uno nel rinfresco pensa "È peggio se esco" Un altro un altro deglutisce volentieri gradisce Non si capisce chi mangi chi Non gli rincresce grazie sì, grazie sì
ERA Era Aprile era Maggio era .. chi lo sa Era bella oh, era bella solo la sua età. Non ricordo se sorrise quando se ne andò Io l'amavo io l'amavo solo questo so Io credevo tante cose che non credo più non per questo sono triste ora ci sei tu. Ho paura, ho paura quando penso che era, era, era, era, era come te
ESTETICA E' successo quello che doveva succedere, ci siamo addormentati perché è venuto il sonno. Appare il nostro periodico ritratto e per somigliarci a noi, perché noi stessi, ci vuole fermi e appena respiriamo e immobili ogni tanto, come un tratto sicuro di matita ecco che siamo la viva immagine di una distilleria abusiva che goccia a goccia secerne puro spirito. Noi dietro a una colonna ridevamo per l'aneddoto e ci contrastavamo amabilmente su aria, fiato e facoltà vitale, su brio di intelligenza, sull'indole e sull'estro, soffio, refolo, vento e venticello, sull'essenza e sulla soluzione, sul volatile e sulla proporzione, sul naturale e sul denaturato. E poi sulla fortuna, la fortuna non c'entra quando una cosa per terra si posa e vale sia per l'estetica che per l'allodola e lui continuava a ritrattare, a ritrattare quindi e la reale e doppia fisionomia nostra spariva via come una coppia annoiata di visitatori da una mostra noi dietro le sue spalle ridevamo per l'aneddoto mimetico, drammatico, faceto di tirannico e ci contrastavamo amabilmente sul verde, rosa e viola del pensiero, su mente giudicante, sul lampo e riflessione e sul limpido, il cupo e il commovente, su coscienza e su allucinazione, sulla celebre cena e gli invitati, colori che divorano colori. Se lo spirito s'eccita il caso esilarando oppure ardendo bruciando bruciando e chi dei due ha le parti fredde cercando le tue.
FATTI UN PIANTO Dal monte ventoso dei miei sentimenti sfoglio all'aria una rosa ricettario l'inizio è già indiziario: "Lei sciolse e poi si tolse lo chignon", oh E calva d'amore, lustro sguardo da biliardo boccia sul tappeto il suo pallino È "la stecca del peccato" C'è tanta nuda verità Fatti un pianto (o… o…) Fatti un pianto (o… o…) Da un chilo di affetti un etto di marmellata Se sbatti un addio c'esce un'omelette Le cosce dorate van fritte Coi sorrisi fai croquettes E tu dici ancora che non parlo d'amore Batte in me un limone giallo basta spremerlo Con lacrime salate agli occhi tuoi ben condita amata t'ho Dai piangete (o… o…) Dai cantate (o…) E dai che ne ho sete Parole d'amor Grosse lacrime sciocche Sono uova alla coque E dai e dai (o… o… ) Fatti un pianto Lacrimoni che sono lenzuola (o.. ) Da strappare da calare giù Fatti un pianto E li perdutamente qualcuno che ti sfugga o che salga su Per intanto qualche vento qualche tentativo fa Sib/Do Do/Re La Sib/Do Do/Re La Sib/Do Do/Re La Sib/Do Do/Re La Sib/Do Do/Re La
FIORI ROSA FIORI DI PESCO Fiori rosa, fiori di pesco, c'eri tu fiori nuovi, stasera esco, ho un anno di più stessa casa, stessa porta Scusa se son venuto qui questa sera da solo non riuscivo a dormire perché di notte ho ancor bisogno di te fammi entrare per favore solo credevo di volare e non volo credevo che l'azzurro di due occhi per me fosse sempre cielo, non è fosse sempre cielo, non è posso stringerti le mani come sono fredde tu tremi no, non sto sbagliando mi ami dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi che noi non siamo mai stai lontani ieri era oggi , oggi è già domani dimmi ch'è vero dimmi ch'è ve... Scusa credevo proprio che fossi sola credevo non ci fosse nessuno con te scusami tanto se puoi signore, chiedo scusa anche a lei ma io ero proprio fuori di me io ero proprio fuori di me quando dicevo posso stringerti le mani come sono fredde tu tremi no, non sto sbagliando mi ami dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero dimmi ch'è vero
GELOSA CARA Gelosa cara amica mia è proprio un tarlo una malattia quella di non saper scordare ciò che da me non puoi sapere. tutti i miei amori precedenti fanno più male del mal di denti tutti quei baci che ho già dato non vanno via con un bucato Gelosa cara amica mia io ti capisco veramente tanto che ho detto una bugia pur non essendo uno che mente in confidenza amore mio qualche problema ce l'ho anch'io per non parlare dell'effetto delle tue ex cose di letto L'odio feroce l'odio ruggente fa male dentro e brucia la mente io ti capisco ne so qualcosa esser civile come pesa Andiamo via, via dai fantasmi in fretta via da questi inutili spasmi lasciando qui i tormentosi masochismi che inventano alla fine una tristezza che non c'è Gelosa cara amica mia facciamo un giro in bicicletta io sono Otello e tu mia zia così non va bene, dammi retta Guardiamo il lago, guardiamo i prati, ma non guardiamo gli innamorati perché se no elucubriamo e ancora una volta da capo siamo.
GENTE PER BENE GENTE PER MALE Ah fatemi entrare voglio giocare voglio ballare insieme a voi No sei troppo ignorante odori di gente che non conta niente e paura ci fai Eppur io sono buono ma sarà Vi porto un po' di vino- non ci piace E son di compagnia - va all'inferno e così sia Perché non mi volete forse con un altro mi scambiate non feci mai del male mio padre è guardia comunale mia madre lavora all'ospedale per questo tu non sei a noi uguale Ah fatemi entrare so che scherzate poi canterete insieme a me No oltre ignorante sei anche invadente con noi non la spunti e non chieder perché Eppure non son nato - fatti tuoi Indesiderato - hai capito sbagliate forse voi - tanto qui non entrerai Perché dicono che il cane mio non è intelligente non han capito niente festeggia sempre l'altra gente e farsi amar per lui è importante fa quel che sente lui fa quel che sente - è solo perché come te Ah! Fa freddo un poco ma c'è un bel fuoco un po' più in là< Tu vendi amore ma questa sera purtroppo io non ho soldi e per questo non lo posso comprare Ah! Ma dici davvero ma dici davvero non posso accettare Comunque grazie ancora grazie E vista l'ora gentile signora ti posso accompagnare? …e vista l'ora gentile signora ti posso accompagnare?
GLI UOMINI CELESTI La speranza spezzata è la tua eredità. Fallimento di una vita di coraggio e di viltà. Troverai sul cammino fango e corruzione. E la voglia tu avrai di sdraiarti al suolo per guardare come in un film i colombi in volo. Ti faranno fumare per farti sognare che il futuro od "un messia" presto tutto cambierà. Ed avrai come vanto una nuova condanna ti diranno che il vento è il respiro di una donna per far sì che un lamento, uno solo, copra ogni tormento di un velo. Ma se tu rifiuterai di giocare all'attore forse un libro scriverai come libero autore. E tu forse parlerai di orizzonti più vasti dove uomini celesti portandoti dei figli ti diranno: "Scegli!" ben sapendo che ridendo tu tu a loro ti unirai...
HEGEL Ricordo il suo bel nome del Tubinga ed io avrei masticato la sua tuta da ginnastica. Il nome se lo prese in prestito dai libri e fu come copiare di nascosto fu come soffiare sul fuoco. Cataste scolastiche perché quando tutto è perduto non resta che la cenere l'amore e lei nel suo bel nome era una iena chi di noi il governato e chi il governatore. Son fatti che attengono alla storia chi fosse la provincia e chi l'impero non è il punto il punto era l'incendio erano gli esercizi obbligatori estetici le occhiate di traverso e tu guardavi indietro c'eravamo capiti, capiti all'inverso ci diventammo leciti per questo. D'altronde d'altro canto a volte essere nemici facilita piacersi è così inutile un bacio dai bei modi grossolani sfuggì come uno schiaffo senza mani talmente presi ci si rese conto d'essere un'allegoria soltanto quando ci capitò di dire indicando il soffitto col naso di dire "noi due" e ci marmorizzammo. La corda tesa non l'arco e la tempesta la schiuma il cuore amò sé stesso ma noi non divagammo l'animo umano è nulla se non è una pietra da scalfire ricavando i capelli e il suo bel piede era la collisione il primo scontro epico perché non scritto ma cavalcato a pelo ed ognuno esigeva la terra dell'altro le mani la terra la carne il terreno.